Come abbiamo ampiamente riferito, sta per entrare in vigore, nei prossimi giorni in Kenya, l’autorizzazione elettronica di viaggio eTA, un sistema di controllo dei dati del viaggiatore e di sicurezza internazionale già adottato da paesi come la Gran Bretagna, il Canada e l’Australia e, secondo gli esperti, presto esteso in tutto il mondo.

Il presidente del Kenya William Ruto, nell’annunciare questa novità per i turisti, ha dato la precedenza alla notizia che i visti sarebbero stati aboliti.
Per fare chiarezza, al di là dei proclami politici, il visto è abolito in quanto non bisognerà più richiederlo per avere poi il permesso di soggiorno nel paese per i canonici 90 giorni estendibili, né per viaggiare.

COSTO RIDOTTO

Ad esempio, non è azzerato il costo, ma solo ridotto.
Se il visto online (evisa) costava (e ancora costa, fino a che il sito è operativo e non ci sarà la notizia ufficiale della sua chiusura) 51 euro, l’ETA ne costa 31. Ma c’è anche un servizio “premium” che costa come il visto, 51 euro.

PERMESSO DI VIAGGIO

L’ETA non ha alcuna validità temporale, in quanto non è un visto, ma solo un permesso di viaggio!
Sarà il timbro sul passaporto, effettuato in base al biglietto di ritorno che è obbligatorio allegare nella richiesta ETA, a stabilire la prima durata del soggiorno.
Dopodiché bisognerà richiedere l’estensione online, al sito dell’immigration keniana fns.immigration.go.ke, motivando la propria richiesta.

ESTENSIONE POSSIBILE

Se nei prossimi giorni la giustizia keniana non impedirà l’applicazione delle nuove tariffe relative alla presenza degli stranieri nel territorio, l’estensione di soggiorno per turismo dopo 90 giorni costerà 100 dollari, mentre si potrà richiedere anche quella dopo 6 mesi, al costo di 200 dollari.

ANCHE I RESIDENTI

La novità dell’ETA, che com’è detto è un permesso di viaggio e non una richiesta di visto, da cui i residenti nel paese erano esentati, è che sarà quindi obbligatorio farlo anche per chi non aveva mai dovuto fare richieste online né pagare alcunché per recarsi in Kenya.
Infatti, come recita il sito etakenya.go.ke, solamente i cittadini keniani sono esentati dal richiedere l’ETA, e quelli della Comunità dell’Est Africa (Burundi, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Repubblica Federale di Somalia, Sud Sudan, Tanzania e Uganda). Mentre rientrano in gioco altre nazionalità che in precedenza erano esentate dal pagare il visto, tra cui 18 nazioni africane ed alcune asiatiche e del Medio Oriente.
Ricordiamo che, a quanto si legge dal sito, l’ETA deve essere emesso ogni volta che si viaggia verso il Kenya, ma sicuramente ci saranno polemiche, specie per tutti quei residenti imprenditori che viaggiano frequentemente, anche settimanalmente, all’estero, andata e ritorno.

Come sempre, per moltissimi aspetti, il Kenya è il paese del “work in progress”. Vi aggiorneremo su altre eventuali novità e approfondimenti.