Visti e permessi

VISTI E PERMESSI

Estensione visto Kenya, come evitare problemi all'uscita

Tra problemi del sito immigration e cause in corte

01-03-2024 di Freddie del Curatolo

Da marzo ad aprile, come ogni anno, decine di italiani che trascorrono l’inverno europeo nel caldo ed accogliente Kenya, lasceranno la loro “seconda casa” e faranno ritorno, più o meno felicemente, nella Madrepatria.
Quest’anno al celeberrimo “mal d’Africa”, al momento della partenza da Mombasa o Nairobi, si aggiungerà l’ansia collegata al timbro sul passaporto relativo all’estensione dopo i primi tre mesi di soggiorno nel paese africano.
Per spiegarne il motivo, è necessario fare un salto indietro di qualche mese nella cronaca di ciò che è accaduto in Kenya.

Nell’autunno del 2023 il governo, tra le tante riforme annunciate per snellire la burocrazia, limitare la corruzione e soprattutto recuperare finanze attraverso aumenti e nuove tasse, ha proposto alcuni cambiamenti di tariffe e modalità del servizio di immigrazione.
Novità che riguardano sia i cittadini keniani, per l’emissione dei loro documenti a partire dal passaporto, sia gli stranieri, residenti e non.
Nella fattispecie, per i turisti, la riforma dei permessi di soggiorno turistico legati al visto d’ingresso, di cui dal 1 gennaio è stata cambiato l’ottenimento. Infatti il visto non viene più richiesto online ma timbrato in aeroporto, dopo la presentazione dell’autorizzazione elettronica al viaggio (eTA) che va fatta e ottenutra online prima della partenza.
Secondo alcuni cambia poco, in realtà il visto in aeroporto, anche se ha validità massima di 90 giorni, può essere timbrato con scadenza relativa al biglietto di ritorno emesso.

A parte questo, la riforma prevederebbe che si torni a pagare l’estensione dopo i primi 3 mesi per altri tre (100 dollari) ma anche che si possa ulteriormente estendere il soggiorno dopo 6 mesi al costo di altri 200 dollari. Anche questo per evitare la corruzione di chi ottiene da anni comunque l’estensione “per vie traverse”.

In ogni caso, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Kenya il 6 ottobre scorso, l’Alta Corte di Nairobi ha accolto un ricorso della società civile ed ha sospeso la riforma e tutti i cambiamenti contenuti in essa, che prevedono anche aumenti esponenziali e scriteriati di permessi di lavoro e di soggiorno, dependent pass e altro con tariffe più alte fino al 150%.
L’udienza per discutere l’incostituzionalità della riforma era fissata per lo scorso 15 febbraio, ma sembrerebbe essere stata rimandata.

In questo periodo, non si capisce bene se in coincidenza con questo clima di indecisione o per una casualità di natura tecnologica, il sito online dell’immigration eFNS praticamente è stato quasi sempre fuori uso e chi ha tentato di richiedere l’estensione dei 3 mesi online (come sarebbe d’obbligo, oltre che fino ad ora gratuita) non è riuscito a farlo.
Con il risultato che si è avviato verso la scadenza del visto ed il pericolo di essere “clandestino”, ovvero soggiornare in Kenya illegalmente.
L’unica cosa da fare era recarsi al più vicino ufficio dell’Immigrazione e chiedere informazioni per ottenere l’estensione “manuale”. Così è stato per tutti, chiaramente. Spesso con il pagamento di una mancia “per il servizio”.
La domanda è sorta spontanea a tanti lettori che ci hanno scritto: al momento dell’uscita, quel timbro sarà valido oppure le autorità vorranno vedere l’estensione online?

La risposta che ci è stata data dall’ufficio centrale dell’immigrazione di Nairobi è la seguente: l’importante è aver fatto la richiesta online (nel senso aver tentato di farla) prima della scadenza dei 3 mesi e stamparne la prova. Probabilmente la vostra richiesta è ancora “on pending”, quindi non è stata mai processata. Ma si può stamparne la richiesta, o comunque scaricarla sul proprio smartphone.
Ecco, con quell’attestazione di “averci provato” si eviteranno eventuali problemi in uscita. Altrimenti potrebbe andare bene comunque, ma l’ansietta di non aver tutto in regola rimarrebbe.
Quell’ansietta che diventa spesso un TIK.
Acronimo di This Is Kenya…

TAGS: vistopermessiestensioneimmigration

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