Dopo alcuni mesi in cui la sede di Nairobi è rimasta vacante, il Kenya e tutta l’Africa Subsahariana hanno un nuovo corrispondente RAI. A prendere il posto dello storico Enzo Nucci, andato in pensione lo scorso ottobre dopo aver aperto gli uffici di Westlands nel 2006, è una firma prestigiosa della televisione di Stato. Valerio Cataldi, 55 anni, inviato speciale del TG2 dal 1997 tra l’altro in Sudamerica, Medio Oriente e Africa, poi autore e conduttore della fortunata serie “Narcotica” e Caporedattore Inchieste di Rainews 24, ha accettato di “coprire” questa parte del continente sempre più strategica a livello mondiale, anche perché per lui non si tratta di una prima volta, come racconta al portale degli italiani in Kenya.
“La mia prima missione all'estero risale al 1994, Sudafrica, le prime elezioni multirazziali. Mi sono affacciato per la prima volta in questo enorme continente in occasione di un avvenimento storico, incredibilmente importante, che ha cambiato le sorti di quel paese ma anche del continente e del mondo intero. Non lavoravo in RAI all'epoca, ho iniziato a lavorarci pochi anni dopo. Ho viaggiato come giornalista in buona parte del pianeta e sono tornato molte volte in Africa. Il rispetto dei diritti umani è il tema che ha mosso il mio lavoro in questi ormai trent'anni di carriera. Ho frequentato molto le rotte migratorie ma non ho l'ossessione delle migrazioni, credo che siano un tema importante ma troppo spesso oggetto di strumentalizzazione politica. L'ossessione per le migrazioni trasforma i fatti, distorce la percezione del fenomeno. Lo dimostra l'Africa stessa che di movimenti interni ne vive e ne ha vissuti da sempre di entità enormi e con un grande equilibrio positivo, che è ciò che noi europei non siamo in grado né di percepire né di accettare”.
Sarà lui il volto associato ai servizi che verranno trasmessi sulle reti RAI e la voce che informerà dai notiziari radiofonici nazionali. Raccontare oggi i paesi africani, in continua evoluzione e cambiamento, con tutti i paradossi, le battaglie e i problemi che questi comportano, ma anche le storie di coraggio e di successo, è una sfida che Cataldi ha deciso volentieri di raccogliere.
“Credo che questo sia il continente più sconosciuto perché meno raccontato – ammette il nuovo corrispondente RAI da Nairobi - nel quale è necessario entrare con rispetto e grande determinazione, affermando che il colonialismo non è affatto una storia antica e che qui, forse più che altrove, si giocano alcune tra le partite più importanti per il pianeta intero. Credo che sia necessario mettere in risalto tutto ciò che di positivo ha questo continente che, al contrario di quello che si crede, non è affatto povero. Le icone dei bambini con la pancia gonfia e le mosche sugli occhi, seppure rappresentino un problema concreto, non rappresentano certo l'Africa intera. Quello che va raccontato è l'altra faccia di questo continente, quella vibrante, orgogliosa, ricca e piena di talento. È questo quello che cercherò di fare”.
Karibu Kenya, Valerio, come si dice qui.