Dopo cento giorni dal primo caso di Covid-19 in Kenya, il Paese registra il numero più alto di contagi in 24 ore, con una percentuale preoccupante di positivi per tampone, anche se come sempre dobbiamo precisare che per la maggior parte si tratta di persone asintomatiche e ci sono pochissime situazioni gravi che chiedono interventi di intubazione e terapia intensiva.
E’ stato il Ministro della Salute Mutahi Kagwe ad annunciare 260 nuovi positivi da Afya House, illustrando allo stesso tempo gli sforzi fatti e i risultati ottenuti nei primi 100 giorni dal 13 marzo scorso quando arrivò dagli Stati Uniti il primo caso di coronavirus a Nairobi.
“Dall’avere 80 posti letto in terapia intensiva in tutto il Paese, in 100 giorni abbiamo fatto un lavoro immane – ha ammesso Kagwe - Non avevamo mai dovuto quarantinare nessuno, per noi ogni cosa era inedita e non eravamo preparati ad una pandemia. Ora solo al Kenyatta National Hospital ne abbiamo 500 e confidiamo che nelle prossime due settimane ogni Contea abbia 300 posti letto come richiesto dal Presidente Kenyatta”.
Dei 260 casi di domenica 21 giugno, rilevati attraverso le analisi di 3651 tamponi, 176 sono uomini e 84 sono donne. Il più giovane positivo ha solo 7 mesi di vita e il più anziano ha 90 anni. I contagi totali nei primo 100 giorni di Covid-19 in Kenya sono 4738 e i casi tuttora attivi sono 3008.
Tra sabato e domenica inoltre sono stati dimessi 21 pazienti dichiarati guariti, che portano il totale a 1607.
“Purtroppo abbiamo perso anche altri due cittadini per via di questo virus – ha confermato il Ministro della Salute – che portano il numero dei decessi nel nostro Paese a 123”
In termini di divisione geografica, Nairobi ha fatto segnalare il numero più elevato di positivi, 157, Mombasa segue con 42 mentre si segnalano 15 nuovi casi nella Contea di Kwale, al confine con la Tanzania. Seguono Kiambu (14), Machakos (9), Kajiado (7), Migori (3), Nakuru (3), Busia (3), Homa Bay (2), mentre le contee di Kilifi, Kisii, Kisumu, Kakamega e Laikipia hanno registrato un caso ciascuno.
“Siamo al corrente che l’economia nazionale sta attraversando una grave crisi, ma siamo anche nel pieno di un’emergenza sanitaria, dobbiamo poter conciliare gli interessi con la salvaguardia delle vite umane dei nostri cittadini – ha concluso Kagwe – il virus starà con noi per un po’ di tempo, ognuno deve prendersi la responsabilità di contenerlo, di trovarlo e di far isolare chi lo contrae. Siamo pronti per combattere la battaglia ed uscirne vincitori”.