Non ci dovrebbe mai essere presenza italiana in Kenya senza interscambio, insegnamento reciproco (e ovviamente rispetto). A maggior ragione quando si tratta di nostre istituzioni.
Nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, una delle edificanti abitudini della nostra ambasciata in Kenya è quella di organizzare masterclass portando dall’Italia chef professionisti e qualificati per insegnare ai cuochi locali e agli aspiranti tali alcuni segreti e procedure che rendono speciale la cucina italiana, oltre che salutare e più facile da portare in tavola.
Così dopo aver impartito lezioni per una settimana agli studenti dell’Utalii College, la scuola alberghiera di Nairobi, lo chef Luca Mastromattei, uno degli ambasciatori del gusto italiano nel mondo, ha trascorso un’intera giornata con 30 cuochi di Malindi, reclutati dall’associazione PWAM, per insegnare loro soprattutto la lavorazione della pasta fresca: tagliatelle, tortelli e ravioli.
Quest’anno, oltre agli chef di hotel già avvezzi alla cucina internazionale, come Diamond Dream of Africa, Kilili Baharini e lo stesso Ocean Beach Resort che ha ospitato la masterclass, hanno partecipato anche cuochi di ristorantini locali, e di popolari “kibanda” che vogliono aggiungere ai loro menu anche qualche preparazione italiana per attirare turisti, e anche perché gli stessi kenioti sempre più la richiedono.
Tra gli sbuffi e i fuochi perenni della grande cucina del resort della famiglia Marini, gli chef hanno aiutato Mastromattei anche a preparare il pranzo per il governatore della contea di Kilifi Gideon Mung’aro e i parlamentari di Malindi e Watamu, Amina Mnyazi e Owen Baya, con la rappresentante delle donne di contea, Mama Gertrude, che hanno incontrato l’ambasciatore italiano Roberto Natali. Tutti insieme poi hanno consegnato i diplomi di partecipazione alla masterclass italiana ai 30 cuochi, con grande festa e foto di gruppo finale.
Mung’aro e Natali hanno ricordato il rapporto imprescindibile tra Malindi e l’Italia e la volontà di lavorare insieme per migliorare non solo le relazioni, ma anche infrastrutture e settore turistico dell’intera contea.