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Impeachment vicepresidente, oggi giornata topica per il Kenya

Come e perchè vogliono scaricare Rigathi Gachagua

08-10-2024 di Freddie del Curatolo

Quella di oggi è una giornata importante per la politica del Kenya, una di quelle che possono segnare il futuro della sua ancora giovane democrazia multipartitica, le alleanze e le divisioni all’interno del parlamento, che saranno fondamentali in vista di proposte di legge e di modifiche alla Costituzione.
Questo pomeriggio, il vicepresidente Rigathi Gachagua, sarà ascoltato in parlamento nel caso approdato all’Assemblea Nazionale per il suo impeachment.
Gachagua si difenderà di persona dalle 11 accuse mosse contro di lui che hanno portato ai motivi per cui è stata proposta la rimozione dal suo incarico.
La situazione per Gachagua, che da tempo secondo l’opinione pubblica è stato “scaricato” dal presidente William Ruto, non è delle più rosee, dato che già al momento della presentazione della mozione, 291 parlamentari contro 220 hanno dato il benestare per procedere e l’Alta Corte del Kenya ha negato per due volte la richiesta di bloccare il processo di impeachment.
L’iter dell'Assemblea nazionale che riguarda le mozioni e le ordinanze nei confronti di un membro del parlamento o del consiglio dei ministri, prevedono che il politico possa comparire di persona o anche inviare un rappresentante legale per difendersi durante l'udienza della mozione di impeachment. Gachagua ha scelto di difendersi da solo, dopo aver chiesto pubblicamente scusa, per via mediatica, per “alcuni errori commessi”. Secondo parte dell’opinione pubblica, le scuse equivarrebbero ad un’ammissione di colpa.
Ma in cosa consistono le 11 motivazioni e perché la rimozione di Gachagua cambia le carte in tavola al governo e alle sue alleanze?
In primis, secondo la petizione presentata dal deputato di Kibwezi West, Mwengi Mutuse, e accolta dal parlamento, Gachagua è accusato di gravi violazioni della Costituzione, tra cui di promuovere la discriminazione etnica e di minare l'unità nazionale attraverso dichiarazioni pubbliche divisive.
In più l’attuale vice di Ruto è accusato di aver contraddetto le politiche del governo e di non aver rispettato i suoi doveri, violando così il principio della responsabilità collettiva dell’intero gabinetto.
Infine, secondo la petizione, Gachagua ha interferito con le funzioni devolute della contea, minando la devoluzione e minacciando la magistratura, violando il principio dell'indipendenza giudiziaria. La mozione si spinge ancora più in là, accusando il vicepresidente di corruzione, riciclaggio di denaro e abuso d'ufficio, quindi chiara violazione delle leggi anticorruzione.
A scatenare tutto, in ogni caso, sono stati soprattutto alcuni commenti durante raduni pubblici, che hanno portato anche alcuni parlamentari della sua alleanza ad esprimersi a favore dell’impeachment per quello che era definito il “Re del Monte Kenya”. Mwengi ha dichiarato che i suoi commenti incendiari avrebbero violato la Legge sulla coesione nazionale e l'integrazione promuovendo l'odio etnico. “Le sue azioni mostrano un palese disprezzo per la Costituzione che ha giurato di difendere, mettendo a rischio i nostri valori democratici”, ha dichiarato il parlamentare.
Cosa cambierebbe per il Kenya, a livello politico, nel caso di rimozione di Rigathi Gachagua dal suo attuale ruolo? Sicuramente all’interno dell’etnia kikuyu, la più popolosa, ricca e potente del Paese, ci sarebbe da ripensare ad una leadership capace di saper riorganizzare le fila, in vista delle prossime sfide parlamentari, con vista ancora distante sulle elezioni del 2027.
Ma anche il presidente Ruto, nello scegliere il suo nuovo “secondo”, dovrà fare attenzione a certi equilibri e sicuramente dovrà pensarci bene, prima di rinunciare ad un membro della stessa etnia.
Le recenti alleanze con l’ex leader dell’opposizione, Raila Odinga, che hanno portato quattro suoi ministri nel nuovo governo, la scissione dell’opposizione stessa e una maggioranza più consistente tra deputati e senatori, fanno pensare. Tra le varie proposte che potrebbero approdare in parlamento, ad esempio, c’è anche quella di allungare da 5 a 7 anni la legislatura e di conseguenza le cariche governative, sia per il presidente che per parlamentari, governatori e consiglieri di contea. Con una maggioranza in grado di buttare giù dalla torre un vicepresidente, che tanti voti aveva portato all’attuale coalizione di governo, tutto può succedere.

TAGS: GachaguavicepresidenteRutogovernomaggioranzaimpeachment

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