Il Kenya sta festeggiando in questi giorni i sessant’anni di relazioni diplomatiche con le prime Nazioni del mondo che riconobbero la sua indipendenza, a partire appunto dal 1964.
Se la prima in assoluto fu la Germania, la seconda la Russia e la terza la vicina Etiopia, l’Italia è stata tra le prime dieci a stabilire una rappresentanza nella capitale Nairobi ed aprire la sua ambasciata, mentre il Kenya fece lo stesso a Roma solo dieci anni dopo, nel 1974.
Nella cornice del Kenyatta International Conference Centre, il Primo segretario di gabinetto del governo e ministro degli Esteri, Musalia Mudavadi, ha aperto la giornata alla presenza, tra gli altri capi missione, dell’ambasciatore d’Italia, Roberto Natali e della sua vice, Lorenza Gambacorta.
Nel presentare il lungo viaggio di relazioni diplomatiche che ha portato il Kenya ad avere da sole sei sedi diplomatiche nel mondo, ad aprirne settanta, Mudavadi ha inaugurato un’esposizione collettiva, aperta al pubblico per tre giorni, che presenta la storia del ministero degli Esteri keniano, dei kenioti in diaspora e delle relazioni con i Paesi con cui festeggia questa data. Tra le poche nazioni ad avere un padiglione proprio, c’è l’Italia, che ha deciso di esemplificare la propria presenza in Kenya e la collaborazione con i governi succedutisi fino ad oggi, con il progetto San Marco ed il centro spaziale Luigi Broglio di Ngomeni, vicino a Malindi.
Lo ha fatto esponendo la mostra sulla vita del suo fondatore, il professor Luigi Broglio a cui è appunto dedicato il centro. Alla mostra, curata da Freddie del Curatolo, sono stati affiancati pannelli illustrativi sull’attività dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in Kenya e sulla sua collaborazione con il Paese africano. Mudavadi si è intrattenuto nel padiglione ed ha voluto guardare un video dell’ultimo lancio di un satellite dalla base sull’oceano indiano, avvenuto nel 1988, augurandosi che il centro, nel nome della collaborazione tra i due Paesi, possa ritornare ad effettuare altri lanci, oltre a formare ingegneri aerospaziali e personale africano.