Ultime notizie

NEWS

Kenya: legalizzazione marijuana arriva all'Alta Corte

Molti parlamentari d'accordo, anche il figlio di Odinga è sponsor

28-05-2021 di Freddie del Curatolo

L’erba del vicino è sempre più verde, ma quella del Kenya per alcuni potrebbe essere la più buona e remunerativa.
Almeno questo è il pensiero dell’associazione RSK (Rastafari Society of Kenya) che ha presentato nei giorni scorsi, scegliendo anche una data simbolica, il trentennale della scomparsa del profeta reggae Bob Marley, una petizione all’Alta Corte di Nairobi per cancellare la legge che criminalizza in tutti i suoi aspetti l’uso della marijuana.
I rastafariani, la cui “fede” in Kenya ha origini profonde e che ha visto molti seguaci protagonisti della guerra per l’indipendenza dei Mau Mau, tramite i loro avvocati chiedono che sia permesso loro di coltivarla e fumarla, in quanto si tratta di un erba sacra, una sorta di acqua battesimale o comunque un “fumento” atto a collegare le loro anime al Creatore.
Possiamo immaginare, in caso di pronunciamento a favore di questa bizzarra richiesta, il gran numero di conversioni improvvise alla religione rastafariana.
Tralasciando il significato religioso, il Kenya da tempo ha sollevato anche in Parlamento la questione della legalizzazione della marijuana per scopi terapeutici e, come già avviene in 16 stati americani, per produrre succedanei dello spinello ed altri prodotti della lavorazione della cannabis indica.
Anche secondo il RSK (in realtà non solo per loro, medici di tutto il mondo da sempre ne propagandano le qualità) sono provati i benefici medicinali della “ganja” per combattere il glaucoma, le emicranie croniche ed altre patologie.
In più, come altre sostanze psicotrope, la marijuana può rappresentare un’efficace cura palliativa per malati di cancro.
Motivazioni portate avanti anche dal figlio del leader dell’opposizione nazionale Raila Odinga jr. Che più volte si è schierato a favore dell’utilizzo del patrimonio verde per uso medico.
“C'è la necessità di legalizzare la marijuana medica, poiché è qualcosa che può aiutare il Kenya, specialmente le persone malate che avranno bisogno di marijuana nel loro trattamento – ha detto Odinga - Come kenyani, dovremmo chiederci se è possibile coltivare la marijuana in un ambiente controllato per l’esportazione e per uso medico. Ciò peraltro potrebbe essere di aiuto per ridurre la pressione fiscale”.
Una richiesta del 2018 rimasta sui banchi dei deputati, chiedeva invece la commercializzazione dell’erba per permettere ai contadini di avere un’altra risorsa per poter guadagnare e allo stesso tempo regolarizzare uno dei mercati più fiorenti che non pagano tasse allo Stato e alimentano le mafie, servendosi spesso anche di minorenni per lo spaccio clandestino, iniziandoli peraltro in maniera pericolosa alle droghe. In più la lavorazione della canapa nel campo del tessile avrebbe potuto portare una risorsa importante a chi si sarebbe fumato il resto della pianta.
Fece molto discutere, lo scorso anno, un video del senatore masai Ledama Olekina che si palesava nel mezzo di una piantagione di marijuana in Lituania, additando come folli i legislatori keniani che ancora non si rendevano conto degli svariati utilizzi e del potenziale guadagno delle piantagioni di cannabis indica. “Dalle medicine a corde e tessuti – spiegava nel video – se una pianta fa così bene, perchè evitarla attaccandoci alla vecchia storia delle droghe illegali?”. Recentemente, Olekina ha confessato che da ragazzo l'erba lo ha aiutato a guarire dall'epilessia e che nella regione di Migori, dove è cresciuto, chiunque fuma marijuana con moderazione. "E' una pianta, un dono di Dio, perché criminalizzarla?".
Insomma, anche il Kenya è arrivato ad argomentare l’idea della liberalizzazione e quella della suddivisione tra “leggere” e “pesanti”. D’altronde in questo il Paese dovrebbe essere già avanti, perché le coltivazioni e l’utilizzo del “miraa” (marungi) sono permesse ed esiste un sindacato che tutela i produttori, e per l’utilizzo smodato di bevande alcoliche che altrove ammazzerebbero un cammello.  

TAGS: marijuana kenyaerba kenyalegalizzazione kenyarasta kenya

Hai trovato utile questo articolo?

Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.

Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.

TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:

https://malindikenya.net/it/articoli/notizie/editoriali/come-aiutare-malindikenyanet-con-una-donazione.html

GRAZIE
ASANTE SANA!!!

Si chiama George Wajackoyah, ha 62 anni ed è uno dei quattro candidati alla presidenza del Kenya alle prossime...

LEGGI L'ARTICOLO

Spesso i corrieri della droga si mimetizzano nelle situazioni più impensabili. E’ capitato...

LEGGI L'ARTICOLO

Durante l’ultima campagna elettorale, il folkloristico candidato George Wajackoyah, pur ammettendo di...

LEGGI L'ARTICOLO

Un'incendio di vastissime proporzioni che per una settimana ha tenuto sotto scacco la...

LEGGI L'ARTICOLO

Quel bel sorriso africano con cui mi hai conquistato
che mi accompagna e rende le giornate serene...

LEGGI TUTTA LA POESIA

Le cene del sabato sera con il talento locale al Baby Marrow Art & Food Restaurant raddoppiano, con il bis alla domenica.
Sotto la supervisione di Gian Paolo Tomasi, durante la cena vengono presentati creativi, artisti e artigiani locali che con...

LEGGI TUTTO

Il pollo alle spezie e lime è un gustoso piatto di terra della costa keniana.
L'abbinamento del pollo con l'agrodolce è un classico delle cucine indo-orientali, così ...

LEGGI TUTTA LA RICETTA

Al Santiago Bernabeu di Ziwa si gioca tutti i giorni.
Basta che...

LEGGI LE PAROLE

Solo fruscio di foglie
di palme al vento
che accarezzano
il tetto di makuti.

Gli ultimi raggi
d’un tramonto di fuoco
baciano ed esaltano
bungavillee in fiore.

LEGGI TUTTA LA POESIA

“Mamma, dovrei candidarmi come presidente?”
La domanda della famosa canzone dei...

LEGGI L'ARTICOLO E GUARDA IL VIDEO

Un sabato sera nella pace e nell’eleganza del ristorante La Malindina, con musica dal vivo proposta da ...

LEGGI L'ARTICOLO

Se è vero che l’erba del vicino è sempre più verde, allora i kenioti sono molto vicini a noi.
Nel 1762 l’esploratore rasta ...

LEGGI TUTTO IL RACCONTO

Che terra incantata è la savana dello Tsavo dopo oltre due mesi di piogge...

LEGGI E GUARDA LE IMMAGINI

Il sessanta per cento della carne rossa allevata in Kenya e diretta nei mattatoi del Paese, è altamente contaminata a causa del cibo ingerito dai bovini, specialmente plastica.
Lo rivela un'indagine svolta nei mattatoi di Nairobi e dintorni per conto...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

La giustificazione in questi casi di solito è la seguente: "il vecchio albero era malato e soffriva da tempo, ed è stato necessario abbatterlo".
Questa volta però si è arrivati troppo tardi, dato che la storica pianta in Lamu Road...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Prepariamoci a un bel po' di "C'era una volta a Malindi".
Questa mattina le ruspe della Kenya National Highway Authority, come da tempo avevano programmato, sono arrivate nella zona malindina di Kibokoni e Kwandomo per...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO