Un giusto tributo alla persona, prima ancora che alla memoria, allo sport e all’imprenditore che ha attraversato più di mezzo secolo di storia italiana e ora la osserva con un po’ di nostalgia ma senza tristezza dal Kenya. La pubblicazione dell’autobiografia di Pasquale Pes “Fermarsi in tempo”, di cui abbiamo parlato a più riprese e che è stata già presentata in anteprima a Malindi e Nairobi (alla presenza dell’ambasciatore Roberto Natali) ieri è approdata addirittura in Parlamento, con una presentazione nella sala stampa della Camera dei Deputati. E non c’è da stupirsi, specie per chi ha letto il libro, data l’amicizia di vecchia data di Pes con tanti politici, giornalisti e personaggi di spicco della romanità, soprattutto in ambito giallorosso della A.S. Roma, di cui è stato consigliere d’amministrazione.

Alla presentazione di “Fermarsi in tempo”, libro curato dal sottoscritto, oltre ad un buon numero di calciatori della Roma del presidentissimo Dino Viola, di cui Pes era uomo di fiducia, c’erano anche il senatore Maurizio Gasparri, tra i fondatori del Roma Club Montecitorio, e il viceministro Maurizio Leo, che con Pes condivide l’amore per il Kenya.
Parlando della sua amicizia con Pasquale Pes, Leo lo ha definito “un imprenditore che nasce dal nulla ma che è riuscito con impegno e determinazione a fare un percorso professionale sia in Italia che all’estero associando l’impegno sportivo con l’impegno imprenditoriale e l’aspetto umano e sociale”.
In sala c’era anche Ettore Viola, figlio di Dino che grazie a Pes scoprì a sua volta Malindi e la bellezza dell’Africa, anche per distaccarsi da un calcio meno romantico in cui tanti, specialmente di quella generazione, non si riconoscono più.
Notevole il riscontro da parte dei media, con articoli usciti su Repubblica, il Messaggero e sui principali quotidiani sportivi. Ricordano Pes da dirigente molti ex calciatori, oltre a direttori sportivi e altri addetti ai lavori.

Benchè i tempi della Roma dello scudetto e della finale di Coppa Campioni persa all’ombra del Colosseo con il Liverpool si siano presi la scena, c’è stato tempo di parlare anche dei trascorsi in Libia, dell’amicizia con Luciano Gaucci “persona completamente diversa da Viola” e della magica cavalcata del cavallo Tony Bin all’Arc de Triomphe di Parigi, entrata nella leggenda. Fino al buen retiro in Kenya e a tanti progetti ancora in corso. Uno di quelli che hanno vissuto le tante ultime ere di Pasquale Pes, è l’ex giocatore di Roma e Perugia Tonino Di Carlo, che ha anche casa a Malindi.
“Il mio percorso professionale è legato a Pasquale, prima alla Roma, poi al Perugia, nel mondo dei cavalli e ora anche in Kenya” ha ammesso Di Carlo.
Infine, come ha scritto Repubblica, a tutti è arrivato il sincero messaggio e il senso del libro.
“Il libro è l’autobiografia di un imprenditore di successo, di un dirigente sportivo, di un uomo che non dimentica le sue origini, anche se da molti anni il Kenya è diventato il suo luogo del cuore. Nel suo rifugio di Malindi ha scritto la sua autobiografia. Pes ha fatto tesoro dei successi e degli errori di due grandi personaggi come Viola e Gaucci ed è riuscito a “fermarsi in tempo”.