Dopo giorni di incertezze, classiche di questo periodo di fine pandemia in cui le regole non sono ancora chiarissime, finalmente si sta chiarendo il discorso dell’obbligatorietà o meno del tampone PCR in uscita dal Kenya per gli stranieri che tornano nel loro paese d’origine, così come per i keniani che si recano all’estero.
In primis, bisogna considerare le restrizioni ancora in atto nelle nazioni di arrivo, partendo dal Kenya.
Se alcune infatti richiedono il tampone molecolare anche per chi è munito di Green Pass o certificato vaccinale, ed altre lo chiedono anche se i viaggiatori sono solo in transito nei loro aeroporti, ci sono paesi come l’Italia che da pochi giorni hanno eliminato detti obblighi e requisiti per chi arriva.
Quindi il Governo keniano, come da dichiarazione della Kenya Airports Authority che vi alleghiamo qui sotto e che potete anche stampare, ha dichiarato che il tampone PCR in uscita dal Kenya per loro non è necessario.
Il punto 11 della dichiarazione, come potete leggere in inglese, chiarisce anche che a questo punto resta la discrezione delle compagnie aeree di bandiera, che possono richiederlo come condizione per salire a bordo o, come detto, nel caso di transito.
Vale la pena ricordare che per sicurezza, chi esce dal Kenya dovrebbe preventivamente chiedere alla compagnia aerea con cui volerà la certezza che la stessa non richiede PCR o antigenico, e possibilmente ottenere una risposta scritta o su telefonino cellulare.
In caso di assicurazione solo verbale (come avviene spesso da parte di Ethiopian Airways, che comunque ha dichiarato agli agenti di viaggio che non richiede nessun tipo di risultato da tampone), conviene stamparsi il nostro allegato e nel caso presentarlo alle autorità aeroportuali o al check.in.

Perché diciamo questo?
Perchè è capitato a connazionali in uscita, particolarmente a Mombasa, di essere controllati dagli agenti aeroportuali che, oltre alle certificazioni vaccinali che restano obbligatorie per viaggiare, hanno chiesto loro il PCR. Non è loro diritto farlo e se è un tentativo di ricevere una “mancetta” e non ci si vuole piegare a questa brutta abitudine che talvolta le istituzioni keniane hanno, ci sono due soluzioni: chiedere loro di chiamare il responsabile in loco della compagnia aerea con cui partite (se siete certi che la suddetta compagnia non richiede il PCR) oppure mostrare lo screenshot dal telefonino. Quello che trovate da stampare cliccando qui sotto.
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