Da questa mattina, sabato 29 luglio, alcuni dei siti keniani collegati a ecitizen, il portale di servizi di ogni genere del governo, hanno ripreso a funzionare correttamente. Dopo l'annuncio di ieri da parte del ministro delle Tecnologie ICT, Eliud Owalo, che riteneva sventato l'attacco di hacker sudanesi e "sotto controllo" la situazione, nella notte i tecnici keniani hanno lavorato per ristabilire le connessioni e (pare) la sicurezza dei siti.

Tra questi ancora non rientra del tutto evisa.go.ke, il sito che emette i visti turistici per entrare in Kenya, è funzionante. Ci si accede creando il proprio account, sempre tramite ecitizen, ma poi non sempre si riesce a seguire la solita prassi e arrivare in fondo. Il ministero ha garantito che sta lavorando per risolvere anche gli ultimi problemi e rafforzare i sistemi di sicurezza. Ieri in serata sono stati processati molti visti che si erano bloccati da mercoledì scorso, probabilmente nelle prossime ore la situazione tornerà più gestibile anche per chi ci proverà dall'inizio.

Considerato che spesso i tempi di rilascio del visto vero e proprio, che vi arriverà all'indirizzo mail segnalato, possono anche arrivare a 3/4 giorni, chi deve partire nelle prossime ore o giorni, può anche farlo con la sola ricevuta di pagamento. Le autorità sono preparate anche a ricevere persone, tra oggi e domani, senza visto per i problemi dei giorni passati. 

Anche il servizio di pagamenti tramite telefonia mobile di Safaricom, Mpesa, è rimasto bloccato da giovedì scorso e sta riprendendo a lavorare, con il consueguente disservizio di pagamenti di utenze, acquisti online ed alcuni servizi che ormai fanno affidamento solo su questo servizio che in Kenya è utilizzato dal 90% della popolazione. 

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