Visti e permessi

VISTO TURISTICO

Rinnovi dei 3 mesi in Kenya, le regole da osservare

Iter, costi e malpratiche da evitare nel 2025

08-01-2025 di Freddie del Curatolo

Il nuovo anno in Kenya per gli stranieri e chi lavora nel turismo non corrisponde solo all’alta stagione vacanziera, ma anche ai primi rinnovi per tanti villeggianti che ogni anno decidono di fermarsi nel paese africano in corrispondenza con il freddo inverno italico.
I primi sono arrivati a fine ottobre e tra qualche settimana saranno alle prese con il rinnovo del visto di soggiorno turistico, secondo una modalità che è cambiata lo scorso marzo, dopo le modifiche a tutto il sistema di visti e permessi introdotto dal nuovo governo, che peraltro ha anche cambiato il visto d’ingresso nel Paese con l’autorizzazione elettronica al viaggio (eTA).

Conviene quindi seguire le seguenti avvertenze, per non spendere più del dovuto e soprattutto per non trovarsi nei guai al momento dell’uscita dal Kenya.

IL RINNOVO NON E’ PIU’ GRATUITO
In origine, quando ancora gli stranieri che soggiornavano più di 3 mesi in Kenya erano obbligati a farsi emettere una “Alien Card”, ovvero una carta d’identità provvisoria per non residenti, il rinnovo per altri 3 mesi costava 2200 scellini kenioti (Kes).
Dal 2022 sono state abolite le Alien Card per non residenti (e chi se l’è fatta fare “di frodo” rischia sanzioni penali) e di conseguenza il rinnovo è diventato gratuito, anche se alcuni ufficiali dell’immigrazione chiedono una “mancetta” (leggasi “consulenza”) per apporre il timbro.
Da marzo del 2024 il rinnovo è tornato a pagamento, anche senza carta d’identità, e costa 50 dollari (a fronte dell’ingresso in Kenya che è diminuito di 20 dollari).

PRIMA DI TUTTO, RINNOVARE ONLINE!
Dall’avvento del sistema online di rinnovo (così come per ogni servizio governativo), non è sufficiente recarsi all’ufficio immigrazione della località in cui si soggiorna e farsi apporre il timbro con scadenza per altri 90 giorni. Prima è obbligatorio aprire una pratica online, sul sito dell’immigrazione fns.immigration.go.ke a cui si può accedere anche attraverso il portale e-citizen, se già avete un account.
E’ solo online che si devono pagare i 50 dollari del rinnovo ed ottenere la relativa ricevuta da conservare, stampandola o salvandola in PDF sul proprio telefonino. Con quella si andrà poi all’immigration office per farsi mettere il timbro sul passaporto SENZA ALCUN PAGAMENTO AGGIUNTIVO.

PERCHE’ NON BASTA IL TIMBRO SUL PASSAPORTO?
Checchè qualcuno possa dirvi il contrario, per interesse personale o superficialità, il timbro ufficiale sul passaporto senza la pratica online è illegale!
E soprattutto, i 50 dollari devono essere pagati direttamente al governo, non alla sede locale dell’immigrazione.
Nel momento in cui tornerete in Italia, gli ufficiali dell’aeroporto potrebbero chiedervi la ricevuta di pagamento o vedere se al timbro sul passaporto corrisponda la pratica online, o se il timbro è fittizio e non registrato.

COSA PUO’ ACCADERE?
Quasi tutti gli italiani che si sono trovati in difficoltà alla partenza dal Kenya avevano il timbro dell’immigration ma non il rinnovo online. Quindi al controllo delle autorità sono risultati “clandestini” nel paese. I visti e i rinnovi online sono stati introdotti per fronteggiare la corruzione, in quanto chiunque, pagando, potrebbe ottenere un timbro falso, come ad esempio riescono a fare cittadini somali per introdursi illegalmente nel paese. Ricordate che la legge keniana non punisce solo il corrotto ma anche il corruttore e in caso di controllo, risultereste clandestini nel Paese dalla data di scadenza del primo visto.

SI PUO’ FARE SOLO IL RINNOVO ONLINE?
A regola dovrebbe bastare solo il rinnovo online, da esibire all’uscita, preferibilmente con ricevuta stampata. Con quello, esattamente come all'andata, le autorità dovrebbero timbrare l'uscita. Ma siccome la regola non è chiara, conviene farsi timbrare il passaporto preventivamente (che poi serve anche per circolare in Kenya durante il periodo di rinnovo). In più data la lentezza delle connessioni e la predisposizione delle autorità a cercare il pelo nell’uovo (per usare un eufemismo), senza il timbro si rischiano malintesi. 
Nel caso si avesse poca dimestichezza con i servizi online, vi sono agenzie che possono aiutarvi oppure si può chiedere assistenza allo stesso ufficio immigrazione. L’importante è essere sicuri di avere il rinnovo online e non solo il timbro che senza di esso, come già detto, non vale nulla.

TAGS: rinnovovistoimmigration

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