Quando hai poco o nulla, vivi alla giornata o con uno stipendio che spesso non ti permette di sfamare te stesso e la tua famiglia né di pagare l’affitto di una baracca di lamiera a fine mese, ti rendi conto che il bene più prezioso che ancora ti tiene in vita è l’acqua. E quando vedi che anche l’acqua non è più a disposizione ma è a pagamento, allora realizzi che la società che ti sfrutta, fatta da uomini e donne come te, arriva a farlo fino in fondo, senza vergogna, lucrando su qualsiasi tuo bisogno, fino all’estremo.
Succede quindi che a Nairobi, anche negli slum che sono abissi di miseria e sfruttamento, l’acqua pubblica non sia gratuita. A Mathare, ghetto in cui vivono circa seicentomila persone, la sua vendita viene appaltata a privati che la rivendono a prezzo maggiorato secondo gli andamenti del libero mercato e della situazione della rete idrica.

Il fotografo milanese Filippo Romano, che frequenta il Kenya ed in particolare lo slum di Mathare da più di dieci anni, in particolare con il progetto “Made in slum”, presentato alla Triennale di Milano nel 2013, ha iniziato a fotografare la baraccopoli con intenzione neorealista e scevra dalla patina di pietismo neocolonialista o veterobuonista. Il suo fascino per l'adattamento mostrato dalle sue comunità spazia dalla vita notturna e dalle motociclette colorate ai serbatoi d'acqua come infrastrutture fai-da-te e ai raccoglitori di rifiuti a Dandora, la principale discarica di Nairobi. La serie “Watertanks”, pubblicata in un’edizione insolita e iperreale, raccoglie anni di fotografie di questi grandi serbatoi di plastica, spesso montati su strutture di cemento o di metallo per la distribuzione.

«Ho lavorato su elementi che nel caos del paesaggio urbano del ghetto si ripetono come punti fermi di una geografia perennemente in trasformazione e ho creato un catalogo che si concretizza nelle pagine di un quaderno di scuola che ho sempre portato con me»
Con questo lavoro, Romano si è classificato terzo all’importante premio fotografico internazionale Kassel Dummy Award 2018. Il “quaderno fotografico”, pubblicato in soli 500 esemplari, è in vendita online.
Ad esempio, qui. https://www.lafeltrinelli.it/water-tanks-mathare-nairobi-ediz-libro-filippo-romano/e/9788887071849

Nato nel 1968, Filippo Romano è un fotografo documentario e di architettura.
Si è laureato presso l’I.S.I.A. di Urbino e specializzato in fotografia documentaria all’International Center of Photography di New York.
I lavori di Romano si concentrano principalmente sulle architetture e sugli abitanti delle città. Dal 1998 collabora con l’editore Skira e i suoi lavori sono stati pubblicati da riviste internazionali. I suoi lavori sono stati esposti al Canadian Center for Architecture C.C.A., alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2010, al San Paulo Art Museum nel 2012 e presso La Triennale di Milano nel 2013.
È insegnante alla scuola di design della NABA a Milano e al master in fotografia allo IUAV di Venezia.