L’Italia è in prima linea per aiutare il Kenya a prevenire le catastrofi naturali.
Ieri l'Ambasciatore d'Italia in Kenya, Roberto Natali, e il rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri, Kamal Kishore, hanno firmato l'accordo che dà il via all'iniziativa per rafforzare i sistemi di allarme e di azione preventiva in Kenya". Si tratta di un progetto finanziato dalla cooperazione italiana e realizzato dalle Nazioni Unite, tramite l’ufficio UNDRR per la riduzione del rischio dei disastri.
L’investimento è pari a 1,5 milioni di euro e si inserisce negli sforzi della cooperazione italiana per migliorare i meccanismi di governance e coordinamento nella riduzione del rischio di disastri in Africa. Un tema quantomai di drammatica attualità, dopo le alluvioni che hanno colpito il paese, con interi villaggi spazzati via, ponti divelti e quasi 200 morti.
Dal 2020, con Undrr e Unione Africana, sono state realizzate diverse iniziative regionali, che hanno consentito tra le altre cose la messa in opera del primo sistema di allerta su scala continentale per fenomeni catastrofici (African multi-hazard early warning and action system), che ha il potenziale di salvare migliaia di vite e ridurre i danni causati dagli eventi meteorologici e climatici estremi.

"L’iniziativa che avviamo oggi rappresenta un intervento cruciale in un paese come il Kenya, dove il rischio di disastri è una preoccupazione crescente. Il ruolo italiano sta senz’altro aiutando a guidare la transizione dalla gestione dei disastri alla gestione dei rischi", ha detto l'ambasciatore Natali. Alla firma era presente anche il titolare della sede di Nairobi dell’agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo (AICS), Giovanni Grandi.

“La riduzione del rischio di disastri è una priorità per l’agenzia. In Africa orientale siamo impegnati a fornire supporto umanitario alle persone colpite da disastri naturali, agendo in anticipo rispetto alle catastrofi, secondo il nesso umanitario, sviluppo e pace" ha dichiarato Grandi.