Il Ministero della Salute, nella consueta conferenza stampa quotidiana di lunedì 29 giugno, ha confermato 120 nuovi casi di Covid-19 nel Paese su 2221 tamponi analizzati, che portano il totale dei positivi a 6.190, di cui 4033 attivi in quanto altri 42 pazienti sono stati dimessi e uno e purtroppo deceduto.
Il Segretario Amministrativo Rashid Abdi Aman, parlando da Afya House, ha osservato che Nairobi con 67 contagi e Mombasa con 17 hanno i tassi di infezione più alti delle ultime 24 ore. Le altre contee colpite sono le seguenti :  Kajiado (9), Machakos (9), Kiambu (8), Uasin Gishu (4), Nakuru (2), Kilifi (2) e Narok (2).  Tutti i casi, tranne 5, sono keniani,  84 dei quali sono di sesso maschile  mentre 36 sono donne. L'età varia da 6 anni a 83 anni.
Quasi la metà dei casi registrati dal 13 marzo ad oggi appartengono alla capitale, anche se Mombasa e Busia restano sempre focolai importanti. Quest’ultima Contea  preoccupa per i suoi 407 casi, con tutto che i controlli a carico dei camionisti che attraversano le frontiere sono iniziati relativamente tardi, a fine aprile quando il Governo ha deciso di limitare gli ingressi via terra.
“Questi numeri suggeriscono che è solo questione di tempo prima che tutte le contee registrino un caso di Covid-19 – ha affermato Abdi Aman – anche se questo non deve farci prendere dal panico.  Esorto i keniani a continuare ad attenersi alle linee guida e alle regole del Governo per prevenire la diffusione del virus”.
Il Ministero della Salute ha anche ricevuto donazioni di dispositivi di protezione individuale (DPI) dal Fondo delle Nazioni Unite per le attività demografiche (UNFPA) da distribuire a varie contee.
"In Kenya i nostri scienziati e professionisti sanitari hanno lavorato per migliorare la conoscenza del virus nel nostro contesto locale – ha aggiunto il Segretario Amministrativo del Ministero della Salute – ed è stata attivata una collaborazione con scenziati ed esperti nel mondo per approfondire vari aspetti sulla pandemia”.