Kenya, 6 febbraio 1952.
Uno dei più antichi ed esclusivi hotel del Kenya ospitava la principessa Elisabetta del Regno Unito di Gran Bretagna proprio la notte in cui il padre, Giorgio V, moriva a Londra e lei, mentre ammirava elefanti e rinoceronti, si ritrovò inconsapevolmente regina, qualche mese fa era stato chiuso dopo la grande crisi economica provocata dalla pandemia, con il serio rischio che la chiusura fosse per sempre.
“Salì su un albero africano da principessa e ne scese da regina” dissero allora le cronache.
Stiamo parlando dello storico Treetops Lodge, l’hotel nel parco nazionale di Aberdares, nella Contea di Nyeri, costruito negli anni Trenta intorno ad un ficus di 300 anni come una serie di palafitte.
Chi ha avuto la fortuna di soggiornarvi, ha vissuto un’esperienza unica, ammirando ogni tipo di animale selvaggio nella pozza sottostante e trovandosene anche qualcuno tra i corridoi e il ristorante della struttura.
Ora, proprio mentre i media di tutto il mondo ricordano il settantesimo anniversario del regno di Elisabetta, si susseguono voci di una prossima riapertura del Treetops e sarebbe una gran bella notizia, a fronte di una ristrutturazione che appare necessaria.
Proprio visitando l’hotel come inviato del Daily Mail per raccontare dal luogo in cui settant’anni fa la regina Elisabetta e il futuro consorte Filippo alloggiarono durante un indimenticabile safari, il giornalista britannico Robert Hardman ha raccolto testimonianze importanti che fanno prospettare la prossima riapertura del Treetops, ora che la pandemia sembra spaventare meno e i viaggi internazionali sopratutto degli appassionati d’Africa e di natura sono ripresi.
Hardman ha avuto il permesso di visitare la struttura, compresa la suite dedicata a “Princess Elizabeth”. Recinzioni e lucchetti sono stati rimossi appositamente per il suo servizio, ma il cronista ha trovato un lodge in perfetto ordine, come potesse riaprire da un momento all’altro.
"La direzione ha accettato di farmi fare un tour esclusivo del posto – ha raccontato Hardman – Ho dato un'occhiata all'hotel e l’ho trovato tutto pulito e ordinato. Le 36 camere, tra cui l'accogliente 'Princess Elizabeth Suite', sono state messe in naftalina, con l'intenzione di riaprire prima o poi".
Nell’articolo viene sottolineato come l’intera comunità di Nyeri si augura che lo storico hotel possa riaprire, perché l’impatto sull’economia locale è stato notevole ed in generale chi vive e lavora con hospitality e safari ha bisogno della sua icona, per riprendere a lavorare con i visitatori.