Questa mattina l’opposizione in Kenya torna in piazza per protestare contro il governo del presidente William Ruto e particolarmente contro la firma della legge finanziaria 2023 approvata recentemente dal parlamento. Per la coalizione Azimio La Umoja (in kiswahili “dichiarazione di unità”) capitanata dal settantottenne Raila Odinga, il paese per colpa del governo è in una situazione economica insostenibile.
La scelta della data del 7 luglio per queste nuove proteste di strada, e anche quella del luogo principale, Kamukunji ground a Nairobi, non sono casuali: è il famoso “Saba Saba Day” (7/7) che si riferisce al 7 luglio 1990, quando il popolo keniano scese in piazza per chiedere elezioni libere. I politici che avevano indetto le proteste, Kenneth Matiba e Charles Rubia, furono arrestati pochi giorni prima della giornata di protesta. Altri organizzatori furono picchiati e detenuti dall'allora presidente Moi che alcuni mesi più tardi dovette accettare il multipartitismo e dare il via al processo democratico nel paese.
“Domani inizieremo a dare forma a una nuova storia da questa sede, guidati dal nostro leader Raila Odinga - ha dichiarato il presidente del partito Odm, George Aladwa - Diamo il benvenuto a tutti i kenioti di ogni estrazione sociale affinché inizino ad arrivare qui già alle 4.30 del mattino, il nostro sarà un incontro molto pacifico”. L’opposizione ha chiesto alla polizia di cooperare, chiedendo di non ostacolare il successivo corteo che da Kamukunji si sposterà verso il Cbd, il centro commerciale di Nairobi. Ma gli slogan non sono così morbidi. “Vogliamo un nuovo Kenya. Domani siamo qui per iniziare la quarta liberazione", ha dichiarato il deputato di Mathare Antony Oluoch.
Altre manifestazioni e proteste sono previste in differenti zone della capitale e anche in altre città del Kenya.
Sicuramente questo paralizzerà Nairobi e le sue attività e creerà problemi di ordine pubblico soprattutto nelle roccaforti dell’opposizione, come Kisumu, terza città del paese sul lago Vittoria, dove lo scorso maggio le proteste provocarono 3 morti, due studenti e un agente di polizia.