Ultime notizie

NEWS

PIN a rischio per chi non è in regola con le dichiarazioni

Ultimatum, 30 giorni poi cancellazione per sempre

04-05-2021 di redazione

La Kenya Revenue Authority, ufficio delle tasse del Kenya, ha annunciato un ultimatum di 30 giorni per tutti i possessori di PIN number che non sono in regola con le dichiarazioni fiscali ed eventuali versamente di imposte sul reddito e sul valore aggiunto.
Non ci saranno più sanzioni nel caso di inadempienza, anche se le dichiarazioni sono a zero, ma avverrà la cancellazione dei PIN number.
In un avviso pubblicato ieri, lunedì 3 maggio, sui principali quotidiani nazionali, il Fisco ha annunciato che cancellerà dai server nazionali tutti i dati dei titolari di PIN non in regola.
“La Kenya Revenue Authority (KRA) desidera informare che i contribuenti che sono registrati ai sensi della legge sull'imposta sul valore aggiunto (IVA), 2013, e la legge sull'imposta sul reddito, CAP 470 Leggi del Kenya sono tenuti a presentare le loro dichiarazioni ai sensi delle rispettive leggi – si legge nel comunicato -  In caso di mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali, a meno che non venga dimostrata la causa contraria, il commissario delle imposte nazionali provvederà all’identificazione dei loro PIN con conseguente eliminazione e cancellazione dal sistema KRA alla scadenza di trenta giorni dalla data del presente avviso”.
Ricordiamo che senza il PIN rilasciato dal KRA le imprese saranno impossibilitate a condurre qualsiasi business nel paese e a lavorare in tutti gli ambiti in cui il PIN è obbligatorio.
Anche i cittadini, residenti e proprietari di beni (anche automobili, ad esempio) e chiunque abbia dipendenti anche in case private, potrebbe trovarsi in difficoltà.
Senza i KRA pin, sia gli individui che le imprese avranno difficoltà a condurre affari nel paese e a trovare lavoro nelle aziende dove il KRA pin è obbligatorio.
L’autorità governativa delle tasse ha ricordato che i trenta giorni permetteranno a chiunque sia in debito con lo Stato o abbia degli arretrati, potrà richiedere condoni sugli interessi e sulle sanzioni, ma dovrà farlo assolutamente in questo periodo.
La cancellazione dai registri  fa parte del giro di vite intensificato dal KRA sugli imbrogli fiscali e sulla corruzione che minacciano il sistema di riscossione delle entrate del paese che si trova in grave difficoltà a coprire il deficit di bilancio di questo anno finanziario.
Gli effetti della possibile persecuzione dei reticenti può arrivare al punto di mettere in mora attività o beni materiali e raccogliere i dazi direttamente da fornitori o istituzioni finanziarie.
Dopo la cancellazione, gli individui colpiti potrebbero non essere in grado di registrare, trasferire o ottenere licenze per veicoli e la registrazione di imprese a loro nome potrebbe non essere più possibile.

TAGS: pin kenyatasse kenyafisco kenya

Hai trovato utile questo articolo?

Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.

Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.

TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:

https://malindikenya.net/it/articoli/notizie/editoriali/come-aiutare-malindikenyanet-con-una-donazione.html

GRAZIE
ASANTE SANA!!!

In Kenya succede anche questo: il capo nazionale dell’Ufficio delle Tasse, la ...

LEGGI L'ARTICOLO

Aveva fatto scalpore, in periodo di pandemia, la decisione del Governo di aggiungere al peso fiscale...

LEGGI L'ARTICOLO

Mancano solo 4 giorni alla rivoluzione degli scontrini fiscali in Kenya.
Dal...

LEGGI L'ARTICOLO

Gli italiani in Kenya che operano nel settore turistico non vorrebbero morire sperando, anche ...

LEGGI L'ARTICOLO

Per essere in regola nell'ospitare a pagamento turisti nella propria casa in Kenya, o per affittarla a terzi, bisogna OBBLIGATORIAMENTE seguire questo iter:

LEGGI QUI L'ITER DA SEGUIRE

Ha ancora molti contorni oscuri, la vicenda che vede protagonista il nostro connazionale Mario Mele, cinquantaseienne di Nuoro, residente a Malindi da ormai sei anni. Dopo il blitz nel suo locale, il Mario's (ex Pata Pata) all'interno del centro commerciale Oasis...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

L'ufficio della Tourism Regulatory Authority di Malindi ci ha chiesto di diffondere la lista dei Bed & Breakfast, Boutique Hotel, case private o appartamenti che affittano tramite internet.
Le autorità...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Il previsto aumento delle tariffe d’ingresso nei parchi nazionali e nelle riserve marine del Kenya, da ...

LEGGI L'ARTICOLO

Tutto si era fermato prima della pandemia, poi la lunga stagione delle elezioni e adesso finalmente, grazie...

LEGGI L'ARTICOLO

Si stringe la morsa dell'ufficio imposte keniano su chi affitta case, ville e appartamenti...

LEGGI L'ARTICOLO

L’autunno porta sempre in dono i malanni non curati nella stagione precedente e affievoliti...

LEGGI L'ARTICOLO

I genitori degli alunni keniani stanno sollevando preoccupazioni circa la ripresa...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Sono 13 i miliardi di scellini stanziati dalla Contea di Kilifi con la nuova finanziaria, approvata nei giorni scorsi dall'Assemblea del Parlamento regionale.
Grazie agli...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Tredici grandi catene alberghiere apriranno nei prossimi cinque anni in Kenya.
Secondo un rapporto di “Hotel Outlook”, pubblicato dall’agenzia di consulenza PwC, entro il 2021 il Paese, e soprattutto Nairobi, disporrà di 2400 nuove camere.
 

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

L'opposizione di governo chiede al popolo di "disobbedire" alle nuove misure restrittive firmate dal...

LEGGI L'ARTICOLO

Anche l’Italia, come altri mercati Europei, possono risentire della querelle sull’esportazione delle ...

LEGGI L'ARTICOLO