Tornano in massa i fenicotteri sul lago Bogoria, il piccolo specchio d’acqua vulcanico da sempre spettacolare scenografia che stagionalmente si tinge del rosa dei volatili migratori africani che ne fanno una delle riserve con la più grande popolazione di “flamingo” nel mondo.
Secondo il direttore generale del Lake Bogoria Spa Resort, Lydia Ndetewo, l’incremento quest’anno è stato più che significativo. "Attualmente siamo felici di poter dire al mondo che i fenicotteri sono tornati in gran numero e abbiamo visto che sono saliti al 95% rispetto agli ultimi tre anni", ha dichiarato ai media.

Gli operatori del settore dell’ospitalità della zona sono ottimisti sul fatto che i turisti aumenteranno, gli affari aumenteranno e la regione si riprenderà dagli ultimi tre anni che sono stati duramente colpiti dal punto di vista economico. Si parla di un milione e mezzo di esemplari, che possono alimentare un giro di affari, con il turismo ed il suo indotto, che prima della pandemia aveva raggiunto i dieci milioni di dollari all’anno.

Nel recente passato il lago Bogoria, come tutta l’area dei laghi della Rift Valley, è stato colpito dalla siccità e dalle mutazioni climatiche che hanno modificato le rotte e la permanenza dei fenicotteri, privando chi si recava sul lago della sua principale attrazione. Un altro grave problema, che il governo sta cercando da mesi di risolvere, è quello della sicurezza in regioni in cui imperversa il banditismo, anche se è un fenomeno di lotte interne tra pastori e riguarda le razzie di bestiame, più che riguardare i safari e il turismo.