Ambiente

PIANTE

Msufi, le virtù del kapok dell'Est Africa

Dai frutti si ricava una fibra tra le più leggere al mondo

03-08-2021 di Leni Frau

Il Rhodognaphalon Schumannianum o Bombax dell'Africa orientale o ancora Kapok selvatico, è una specie autoctona di pianta da fiore della famiglia delle Malvaceae che si trova nella fascia costiera dell’Africa dell’Est, dal Kenya sud-orientale attraverso le foreste della Tanzania fino al Mozambico settentrionale e al Malawi.
Il Msufi, suo nome in swahili, è una pianta decidua o cadufoglie, ovvero le sue foglie cadono durante la stagione sfavorevole, con una chioma media e un’altezza invece notevole, può crescere infatti fino a 50 metri. Il suo tronco dritto e cilindrico può essere privo di rami fino oltre la metá della sua altezza, è caratterizzato da una corteccia grigio-verde e liscia, a differenza dei Bombax Ceiba, con un diametro di oltre un metro. Altra particolaritá di questa pianta, soprattutto degli esemplari piú vecchi, sono le sue contrafforti basali, ovvero queste strane sporgenze nella parte bassa del fusto che costituiscono il raccordo tra il tronco appunto e le grosse radici, che lo rendono quasi deforme.
L'albero fiorisce prima dell'inizio delle piogge; a seconda della specie, i fiori possono essere rosso, rosa, bianco o giallo, solitari o in “mazzetti”.Il loro profumo non é eccezionale ed é destinato ad attrarre i pipistrelli che li impollinano. I frutti di questa pianta sono davvero particolari: sono delle capsule legnose, lunghe circa 15cm, di colore verde quando ancora acerbi e marroni quando sono maturi, che contengono semi, grandi come granelli di pepe, circondati e protetti da una massa lanosa di fibra, costituita da lignina e cellulosa, denominata “lana vegetale” che fuoriesce dal lungo baccello quando si schiude.
La fibra del Kapok è considerata molto preziosa perché totalmente biologica in quanto cresce spontaneamente in natura. I filamenti che coprono i semi sono utilizzati per imbottire materassi, cuscini e divani e, visto che galleggia ed è resistente all’acqua, è usata anche per dispositivi di galleggiamento. Si tratta di una sostanza setosa simile al cotone ma essendo molto debole non puo’ essere filata. E' considerata la fibra naturale più leggera al mondo.
Il legname è usato principalmente nella produzione di compensato, ma anche per fare scatole e casse o per la falegnameria leggera, tradizionalmente, interi tronchi venivano scavati come canoe.  Non è un buon legno da combustibile perché brucia soltanto, ma può essere usato per fumigare le capanne o i vestiti. La cenere del legno è usata come sale da cucina e per fare il sapone. La corteccia è usata per costruire pareti e porte di capanne e produce una gomma e una tintura marrone rossastra mentre la corteccia interna produce una fibra che viene utilizzata per la fabbricazione di corde.
Diversi sono gli usi medicinali della pianta: le radici vengono usate per trattare l’asma e la tosse, la corteccia é una medicina tradizionale utilizzata per il trattamento della diarrea e della malaria, la fibra viene usata per pulire le ferite e l'olio che si ottiene dai semi viene sfregato per il trattamento dei reumatismi e applicato per guarire le ferite.
Si tratta di un albero incredibilmente utile anche se spesso sottoutilizzato, tranne dai vecchi dei villaggi che, considerandolo sacro, lo scelgono ancora oggi come albero sotto il quale riunirsi per prendere le decisioni piú importanti.

TAGS: piante kenyaalberi kenyafibre kenyamsufi kenya

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