Si chiamano “Mayai pasua” (letteralmente “uova divise”) e sono uno degli spuntini di street food più amati dai kenioti, perché con un prezzo contenuto danno un importante apporto proteico alla giornata di persone prevalentemente povere. La ricetta è semplice: l’uovo sodo viene tagliato quasi a metà nel senso della lunghezza, leggermente aperto e farcito con il kachumbari, la classica insalata di pomodori, cipolle e succo di limone, a cui spesso specialmente sulla costa viene aggiunto il coriandolo, e a volte anche peperoncino verde (il noto pilipili). Nel caso della farcitura, i pomodori sono tagliati a cubetti finissimi, a mo' di pomodoro per la bruschetta. Il venditore di strada che lo propone, al momento dell’acquisto chiederà se si desidera anche una spruzzata di una salsina piccante o un pizzico di sale.
Difficilmente nelle bancarelle improvvisate le troverete già pronte, ma in men che non si dica l'ambulante romperà il guscio delle uova sode con un cucchiaio, con lo stesso aprirà l'uovo e da una vaschetta aggiungerà il kachumbari e poi la salsa (spesso ketchup o chili sauce a richiesta).
Nei ristorantini locali, dove l'utilizzo è più frequente, le potrete trovare già pronte.
Chi vive a Nairobi assicura che il gusto originario dei migliori Mayai pasua della capitale, deve contenere l’affumicato delle salsicce che lo stesso baracchino di street food produce (le celeberrime "smokie"), ma anche un lontano retrogusto dei gas di scarico dei matatu che passano sulle arterie più trafficate.
Se volete preparare i Mayai pasua a casa, nel caso del kachumbari, raccomandiamo sempre di marinare la cipolla nel limone per almeno un’ora, per renderla più digeribile e non uccidere gli altri sapori.
Una salsina alternativa per questo piatto può essere fatta con maziwa lala (lo yogurt locale, o in Italia con uno yogurt piuttosto liquido) un cucchiaino di senape ed uno di maionese.