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CRONACA

Evasione e tragica fine del vampiro keniano

L'incredibile epilogo africano di una storia incresciosa

15-10-2021 di Freddie del Curatolo

Il processo che gli avrebbe inflitto la definitiva condanna all’ergastolo per l’uccisione di cinque ragazzini a cui dopo la morte avrebbe asportato parti del corpo e succhiato il sangue dalle vene, doveva iniziare giovedì. Il serial killer vampiro era atteso dalla corte per confermare la sua efferatezza, in attesa che venissero ritrovate altri 9 giovani scomparsi della cui probabile morte si ritiene lui responsabile.
Invece Masten Wanjala, mente criminale di cui avevamo parlato all’indomani della cattura da parte della polizia di Nairobi, è incredibilmente (o forse no) fuggito dalla cella di detenzione il giorno prima dell’udienza. Secondo gli agenti di custodia, la sua fuga è inspiegabile. “La notte in cui è scappato, non avevamo luce in caserma” hanno detto. I loro superiori avrebbero citato tra le cause del “disguido” l’emergenza covid-19 che li ha costretti più volte a separare ed isolare detenuti.
Ma ovviamente i tre secondini sono indagati.
Secondo quanto raccolto da testimoni a cui lo stesso Wanjala avrebbe raccontato la storia prima dell’epilogo di cui vi raccontiamo, lo avrebbero scambiato per un detenuto che aveva finito di scontare una breve pena, mentre ne trasferivano altri.
In ogni caso l’evasione del serial killer è finita in maniera terribile o forse nella maniera a cui un assassino inconsciamente aspira.
Il venticinquenne da Nairobi è riuscito a scappare verso il nord del Kenya, mentre già in città era scattata la caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine.
Arrivato nella sua città natale, Bungoma, grazie al passaggio di un camionista, Masten Wanjala non ha cercato di nascondersi dai suoi compaesani, ma addirittura si è unito ad una partita di calcio di ragazzini, che era il suo modo di attirare le vittime predestinate, prospettando un provino o semplicemente allenandolo per migliorarne la qualità, per poi drogarli e strangolarli, prima di compiere i suoi efferati, disumani rituali.
Durante la partita Wanjala ha iniziato anche ad atteggiarsi da allenatore, ma qualcuno lo ha riconosciuto ed ha confrontato il suo volto con le numerose immagini riportate da internet il giorno precedente. Così mentre il vampiro di Bungoma si avviava verso la casa materna, dove la polizia, allertata, era in attesa. Proprio davanti a casa, la gente del quartiere lo ha affrontato e linciato in pubblico, a colpi di pietre e bastoni. Secondo alcuni testimoni, il serial killer sorrideva e continuava a raccontare la sua storia, quasi volesse confermare che la punizione che la gente gli stava infliggendo fosse proprio diretta alla persona giusta, al colpevole.
Il vicecapo della polizia Cornelius Nyaribai,  non ha potuto fare altro che accertare che si trattasse proprio del pluriomicida evaso. “Non incoraggiamo certo il linciaggio della folla – ha detto ai media il poliziotto – ma possiamo confermare che il sospetto è stato inseguito dalla gente e ucciso”.
La triste storia di un malato di mente che non si sa ancora quanti innocenti ragazzini sia riuscito ad uccidere, infierendo sul loro corpo, si è conclusa come spesso viene regolata la criminalità nei villaggi e nelle comunità africane.
Amen.

TAGS: cronaca kenyaassassino kenyaserial killer kenyavampiri kenya

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