I rapporti tra Kenya e Italia escono decisamente rafforzati dalla giornata di ieri a Nairobi, seguita in loco anche dal portale degli italiani in Kenya.
Questo non è un pensiero personale, ma quanto hanno dichiarato (e con tanto di esempi e programmi per l’immediato futuro) il Presidente della Repubblica del Kenya William Ruto e il Capo di Stato italiano Sergio Mattarella.
Nella cornice ufficiale della State House, in una conferenza stampa congiunta dopo un incontro privato durato circa un’ora e tre quarti, Ruto e Mattarella hanno illustrato il cammino comune di due popoli “che da sempre sono in amicizia e in ottimi rapporti” (parole di Ruto) e che “hanno la stessa visione sulle tematiche internazionali, dall’economia, alla green economy, alla questione del cambiamento climatico e alla sicurezza” (parole di Mattarella).

Nello specifico, il leader keniano ha spiegato che in questi giorni di visita di Mattarella e della sua delegazione, dove non a caso spicca il nome del Viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, sono già stati firmati due protocolli d’intesa ed è stato avviato un programma fondamentale per i legami bilaterali dei due paesi, quello legato all’eliminazione delle barriere fiscali e della doppia imposizione. “Questo processo favorirà l’interscambio economico e commerciale tra Italia e Kenya in maniera reciprocamente soddisfacente” ha detto Ruto, precisando che l’Italia, in quanto paese membro dell’Unione Europea, è uno dei partner fondamentali per l’esportazione di prodotti keniani come ad esempio il té e l’avocado e con sgravi fiscali e facilitazioni per le imprese potrà esserlo ancora di più. Dall’altra parte c’è l’invito alle aziende italiane ad investire in Kenya.

In mezzo a questo clima di collaborazione, sancito anche da una serie di prestiti e donazioni che raggiungeranno i 100 milioni di dollari nei settori dell’idrocultura, delle energie rinnovabili e del sociale, Mattarella ha rimarcato l’impegno a collaborare nella ricerca e nelle tecnologie per far crescere i giovani keniani, con occhio particolare alle università e con riferimento al Centro Spaziale Luigi Broglio definito dal Presidente “una storia di successo italiano” dove ci sarà una connessione ancora più solida tra gli italiani che lo gestiscono e i “padroni di casa” keniani, come ha confermato il Presidente keniano. Una giornata positiva in cui si sono toccati anche i temi della sicurezza, con elogio da parte di Mattarella al governo del Kenya per i suoi sforzi nei processi di pace dell’Africa Orientale, con riferimento alla crisi in Etiopia e nel Tigray e a quella ancora in corso nella Repubblica Democratica del Congo. Oggi più che mai, a livello non solo diplomatico, Nairobi e Roma condividono molti dei loro valori e guardano al futuro con le stesse necessità.

“Non pensate che il problema della siccità non ci riguardi - ha detto Mattarella – anche noi abbiamo grandi problemi, come lo scioglimento dei ghiacciai”. Per quanto riguarda invece l’Africa, la siccità per il nostro Capo di Stato si traduce in emergenza alimentare che non può che aumentare i flussi migratori. Da qui l’esigenza di collaborare ed aiutare quei paesi come il Kenya che, pur essendone drammaticamente coinvolti, possono fare da traino per gli altri.