Le proteste antigovernative dei giovani della cosiddetta Generazione Z si affievoliscono pur non perdendo di senso. Manifestazioni perlopiù pacifiche, ieri, in tutto il Paese, che sono degenerate in atti più violenti, come lanci di pietre e falò di copertoni, nelle periferie degradate della capitale e in alcuni suoi sobborghi, come Kitengela e Githurai, ma soprattutto nelle roccaforti dell’opposizione al presidente Ruto, specialmente nella regione del lago Vittoria (Kisumu, Migori) e al confine con l’Uganda. L'unica vittima si segnala a Kakamega, un giovane dimostrante è stato colpito da proiettili, anche se non è certo che siano stati sparati dalle forze dell'ordine.
A Nairobi, la Gen Z si era data appuntamento fuori dallo stadio Nyayo per marciare uniti e pacificamente verso l’aeroporto internazionale JKIA, al centro di una polemica per un presunto pre-accordo di gestione ad una società straniera. Dopo aver avvertito i dimostranti che l’area dell’aeroporto sarebbe stata tabù, la polizia ha iniziato a lanciare lacrimogeni per disperdere la folla che procedeva compatta.
Così alla fine, pur non essendo volontà degli organizzatori, le proteste pacifiche si sono riversate ancora una volta verso il CBD, il centro operativo della capitale, che ha già sofferto nelle giornate di agitazione precedenti, specialmente per quanto riguarda le sue attività commerciali.

Una giornata molto più tranquilla invece sulla costa, a parte qualche sporadico episodio che ha visto sparuti gruppi di dimostranti affrontare le forze dell’ordine, ma tutto è rientrato nella normalità senza danni o feriti.
Sulla strada Mombasa-Malindi da segnalare solo qualche falò e pietre che impedivano il passaggio delle automobili, prontamente rimosse non solo dalle forze dell’ordine, ma anche dagli stessi residenti.
Altre sfilate pacifiche, di pochi giovani dimostranti armati solo di acqua, fischietti e telefonino, sono state scortate dalla polizia e non hanno creato problemi, a Malindi e Kilifi. Qualche piccola tensione in più nel centro di Mombasa, con la polizia schierata in tenuta antisommossa, con qualche lacrimogeno sparato e nulla più. Le strade che conducono all’aeroporto internazionale Moi sono sempre state sicure e con traffico lento ma regolare.