Un incontro virtuale con i giovani della generazione Z che hanno dato il là alle proteste di piazza in Kenya che poi sono degenerate come ben sappiamo. Lo ha lanciato ieri il presidente keniano William Ruto, dopo una riunione a Diani con i suoi ministri, in cui si è detto disponibile a rivedere alcune delle linee guida del governo e pronto “a cambiamenti significativi”, senza però precisare quali.
In rete circola la locandina dell’incontro che avverrà sul suo profilo X, nella piattaforma più congeniale alla Gen Z, dove ogni giorno da più di un mese attivisti, blogger, artisti e tanti giovani comuni che usano la tecnologia digitale, prima chiedevano di ritirare la legge finanziaria, poi le dimissioni del presidente e di alcuni ministri, accusati di corruzione ed uso improprio di fondi pubblici. E’ probabile che oggi vengano sollevate le stesse questioni. Ruto ha detto che sta facendo un "esame di coscienza" e che agirà presto, di sicuro la corruzione è uno dei punti fissi della discussione, anche perché il presidente non si è mai espresso chiaramente contro i politici e i fatti dicono che non si sia dato eccessivamente da fare per provare ad estirpare questa piaga che contribuisce in maniera significativa al debito pubblico.
"Tutti i kenioti sono invitati a contribuire a questo dialogo come parte del nostro sforzo collettivo per promuovere il rinnovamento nazionale e creare un Kenya migliore per tutti", si legge in un comunicato dell’ Ufficio Esecutivo del Presidente.
I giovani chiedono anche conto di quelle che erano iniziate come proteste pacifiche sono poi degenerate, prima con la dura risposta delle forze dell’ordine e l’uccisione di dimostranti, poi quando criminali si sono infiltrati nelle manifestazioni, portando al terrore pubblico e al saccheggio delle aziende.
Alla fine, secondo le stime delle organizzazioni dei diritti civili, più di 40 persone sono rimaste uccise, molte delle quali colpite dagli agenti, anche in borghese. I giovani chiedono ora un'azione contro i vertici della polizia e il licenziamento dei singoli agenti coinvolti.
L’appuntamento è per questo pomeriggio, dalle 14 alle 17. I blogger e attivisti più seguiti temono però che si possa trattare di un incontro “pilotato” con interlocutori ad hoc ed altri bloccati dal profilo.