Il Presidente del Kenya William Ruto è partito ieri alla volta di Pechino per partecipare al nono Forum sulla cooperazione Cina-Africa, dal quale secondo i media uscirà con un nuovo prestito di circa 350 milioni di euro, che andranno a rimpinguire il già pesante fardello del debito del Kenya con la Cina, che ammonta a quasi 7 miliardi.
Si tratta del primo viaggio intercontinentale di Ruto da quando nel Paese sono scoppiate le proteste di piazza, terminate da quasi un mese, da parte della cosiddetta “Generazione Z”, i giovani attivisti, blogger e influencer, artisti, studenti, professionisti e tanta gente comune della medio-piccola borghesia stufa delle tasse e della corruzione.
Lo stesso Ruto ha dichiarato durante il weekend che la sua presenza in Oriente si rendeva necessaria “per cercare prospettive di sviluppo”.
Ruto non sarà il solo capo di Stato a partecipare al vertice di alto livello che si concentrerà sul miglioramento del partenariato Cina-Africa. Il forum raggruppa tutti i Paesi africani ad eccezione del regno di Eswatini.
È il principale meccanismo di coordinamento multilaterale tra i Paesi africani e la Cina e dal 2018 è considerato da questi Paesi una piattaforma di cooperazione nell'ambito della “Belt and Road Initiative”.
Tra le discussioni, anche energia green e connettività internet, oltre che strategie politiche.
Secondo i media nazionali, la Cina ha offrerto al Kenya un'ancora di salvezza al grave periodo economico scaturito dalle proteste, con l’annullamento della legge finanziaria. sotto forma di un prestito di 40 miliardi di scellini.