Chi frequenta il Kenya, sicuramente avrà sentito il nome “Tilapia” e spesso lo avrà trovato nei menu di pesce di molti ristoranti locali, specialmente lontano dalla costa. Sì, perché il tilapia è il più famoso pesce d’acqua dolce dell’Est Africa e il bacino del lago Vittoria ne è così pieno che lo esporta in molti mercati del mondo. Originario dell’Africa ma ormai introdotto in altri Paesi, tra cui la Cina che con 1,6 tonnellate all’anno ne è il maggior produttore (e non le basta mai, dato che importa anche dal Kenya), il tilapia appartiene alla famiglia ittica dei ciclidi.
Essendo un pesce vegetariano e ideale per l’allevamento, perché non teme l’affollamento, ha la qualità molto appetibile in Africa subsahariana di avere un prezzo molto più basso di altri tipi di specialità ittiche, specialmente quelle di mare. Il tilapia è un pesce salutare, soprattutto se viene allevato in maniera sana e non eccessivamente intensiva, perché ricco di Omega 3 e proteine.
Certo, chi ha in mente il sapore dei pesci di mare, se lo scordi. Infatti fritto ha un senso, come in Italia il persico, ma essendo magro non è certo stimolante come una trota o un salmone!
Tra le tante ricette che vengono proposte nei ristoranti keniani, dove spicca il classico pesce fritto con accompagnamento di ugali (polenta bianca) e sukuma wiki (tipo di spinaci locali), c’è il tilapia con burro d’aglio e ginger.
Ecco la nostra ricetta:

INGREDIENTI

Un filetto di tilapia di medie dimensioni
2 cucchiai di burro fuso
2 rametti di Timo
Paprika dolce
Due spicchi d’aglio tritato fine
1 pezzetto di ginger tritato fine
Un cucchiaio di succo di limone
Prezzemolo
Sale e pepe qb

PREPARAZIONE

Condire la tilapia con sale, pepe, paprika, timo e origano; disporre il pesce in una pirofila. In una ciotola, sbattere insieme burro fuso, l’aglio, il ginger e il succo di limone e versare sulla tilapia.
Cuocere per non più di 10 minuti in forno a temperatura di 140/150 gradi, finché il pesce non si sfalda ed è tenero alla forchetta. Nel caso piaccia, dopo 5 minuti aggiungere un quarto di bicchiere di vino bianco o altro succo di limone, per evitare che si asciughi.
Una volta estratto dal forno, servire nei piatti e guarnire con prezzemolo.

Come contorno sono consigliate patate al forno, ma anche riso basmati o sukuma wiki (o spinaci) saltati.