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Tutte le paure degli elefanti in una ricerca keniana

Insetti, luci psichedeliche e una speciale paranoia per...

24-11-2020 di redazione

Qual è l’essere vivente di cui hanno più paura gli elefanti?
Nell’immaginario collettivo la leggenda dell’elefante e del topolino è da sempre una metafora della rivalsa dei più piccini nei confronti dei “grandi e grossi”, ma si sa anche che è abbastanza difficile per un pachiderma di savana incontrare Micky Mouse.
Si potrebbe pensare allora ad animali feroci, ai grandi predatori, che comunque l’elefante teme, ma non abbastanza da rinunciare a battersi. Sono stati i ricercatori di Oxford, che hanno lavorato in Kenya fianco a fianco con l’organizzazione Save The Elephants, a scoprire alcuni anni fa chi è che non fa dormire la notte gli enormi mammiferi.
Si tratta nientemeno che delle api.
Quando i pachidermi sentono in lontananza la presenza di uno sciame, si sentono minacciati.
Allora emettono dei richiami sonori per avvertire tutto il branco che è meglio mettersi al riparo o scappare in fretta. Lucy King, direttrice dello studio che fa parte di un rapporto sulle abitudini degli elefanti recentemente pubblicato, ha raccontato: “Nel nostro esperimento abbiamo simulato il ronzio di api a un gruppo di famiglie di elefanti e abbiamo studiato la loro reazione. Abbiamo così scoperto che gli elefanti non solo scappano dal rumore, ma emettono un suono ‘rimbombante’ scuotendo le teste”.
Secondo i ricercatori, questi richiami sarebbero una risposta emotiva alla minaccia e servirebbero a coordinare i movimenti di gruppo, avvertire gli esemplari vicini e insegnare agli individui più giovani e inesperti a stare in guardia. Gli esperti keniani ritengono che questa paura delle creature sia causata dalla sensibilità della proboscide dell'elefante, che è piena di terminazioni nervose, rendendo la puntura di un'ape o il morso di una formica un calvario particolarmente doloroso.
Le api non sono la sola “paranoia” dei più grandi animali della savana, ovviamente come tanti altri animali selvaggi temono il fuoco, ma sono gli esseri più piccoli e difficili da intercettare quelli di cui hanno più paura. Se la possono battere insomma con un leone o un bufalo pazzo, ma un esercito di tafani possono mandarli in totale confusione. Un'altra ricerca condotta in una conservancy del Botswana invece rivela un senso di fastidio e spaesamento particolare, durante le ore notture, per le luci psichedeliche e stroboscopiche tipo discoteca. Come riferisce l'African Elephant Journal, queste tecniche unite alla musica techno fanno passare qualsiasi voglia ai pachidermi di avvicinarsi ai campi coltivati e ai villaggi locali dove potrebbero fare danni.
I ricercatori sperano che queste scoperte possano contribuire a salvare i raccolti agricoli dagli elefanti e gli elefanti stessi dagli agricoltori. Conflitti tra l'uomo e gli elefanti in paesi come il Kenya si verificano spesso: un elefante affamato può distruggere le colture di un’intera famiglia in una sola notte e gli agricoltori, nel tentativo di salvare i frutti del loro lavoro, allontanano gli animali con tecniche antiche e moderne tra cui percuotere tamburi per creare rumori forti, uso di cani da guardia, l'accensione di fuochi, la posa di stuoli di peperoncino.
Pertanto, l'uso di una metodologia scientifica combinata con le conoscenze e le esperienze tradizionali degli agricoltori è vitale per mantenere la mitigazione dei conflitti solida e per adattare ed evolvere le soluzioni, per quanto bizzarri possano sembrare gli strumenti che ne derivano.Poveri grandi pachidermi nasoni, chissà se almeno gli piacciono il miele e il jazz…

TAGS: elefanti kenyaelefanti pericoloelefanti paure

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