L'angolo di Freddie

SATIRA

Intervista a un pensionato italiano di Malindi sul 'Piano Mattei'

Considerazioni tra 'impostazione fiscale' e sangue...

15-03-2024 di Freddie del Curatolo

Si parla molto, non solo in Italia ma anche in Kenya, specie tra i connazionali che ci vivono, del “Piano Mattei per l’Africa” che il governo ha ufficialmente varato lo scorso febbraio durante il vertice con i capi di Stato africani tenutosi a Roma.
Tra chi lo considera un restyiling della cooperazione internazionale, tra i detrattori che lo ritengono una “scatola vuota”, noi del portale degli italiani in Kenya abbiamo voluto ascoltare anche il parere dell’italiano che ha scelto di vivere in uno dei paesi pilota di questo nuovo approccio con i paesi africani, il pensiero dell’uomo della strada, anzi nel caso di Malindi, dell’uomo della spiaggia e del bar, rigorosamente italiano.
Ed è qui, davanti ad un caffè espresso (chiaramente offerto da noi, pietra di scambio per l’intervista) che lo troviamo.

Buongiorno, posso farle alcune domande sul Piano Mattei per l’Africa?

“Su chi?”
“Il Piano Mattei…il programma del governo per un nuovo approccio con i paesi africani”
“Ah guardi, sull’approccio degli africani, specialmente delle africane, sono preparatissimo. Sul governo, all’inizio mi piaceva molto, poi iniziano a fare tutti le stesse cose…”
“Cosa fanno?”
“Non abbassano le tasse e non aumentano le pensioni”
“Eh certo, vabbé…ma il Piano Mattei è un’altra cosa...è un nuovo modo di aiutare l’Africa ad aiutarsi…lei vivendo in Kenya avrebbe qualche suggerimento da dare?
“Che togliessero la doppia impostazione fiscale sulle pensioni!”
“Imposizione…mi scusi, ma che aiuto è per il Kenya?”
“Sciocchino…è un grande aiuto, perché se non mi tassano la pensione, io ho più soldi da spendere qui per loro. E non sono il solo, ad esempio tra Malindi e Watamu siamo almeno mille pensionati. E se tolgono le tasse sulla pensione, diventeremo molti, molti di più. Un amico che stava in Portogallo mi ha chiamato e mi ha detto che senza la doppia impostazione verrebbe anche domani. Qui si vive meglio, la gente sorride, è disponibile. L’importante è che se diventi un po’ più ricco non glielo devi far sapere…Si immagina se fossimo diecimila pensionati con più soldi da spendere? Compreremmo più frutta, più verdura, il pesce, andremmo nei ristoranti, anche quelli non italiani…che ogni tanto ci andiamo, sa? E i tuk-tuk, i boda boda che prendiamo ogni giorno? I parei sulla spiaggia? I braccialetti?”
“Certo, risollevereste l’economia…ma lei quanti braccialetti compra sulla spiaggia?”
“Mah…qualcuno ce l’ho, guardi qui, questo l’ho fatto fare con la bandiera del Kenya da una parte e quella italiana dall’altra, l’ho regalato anche a una delle mie fidanzate…”
“Ha tante fidanzate?”
“Diciamo che me la cavo, non mi piace legarmi, ho già due matrimoni alle spalle in Italia, per fortuna di uno sono vedovo…Ecco, pensi, se non mi tassassero la pensione avrei ancora più ragazze, pensi se fossimo in diecimila, queste giovani avrebbero più soldi, anche per mantenere le loro famiglie, mandare i figli a scuola…”

“Eh, come no…a proposito di giovani: l’Italia è uno dei paesi più vecchi d’Europa ed il Kenya uno dei più giovani dell’Africa, come si può trarre reciprocamente vantaggio da questa situazione?

“Comprandogli il sangue”
“Come dice, scusi?”
“Sì, costruiamo qui delle belle cliniche moderne, che servono anche a loro che qui gli ospedali fanno schifo e quelli privati costano milioni, e ci facciamo iniettare il sangue…sa come fanno i ricchi in Europa. Qui però chiaramente c’è un problema…”
“Eh sì, più di uno, direi…”
“Che prima bisogna vedere che non sono malati, sa qui c’è tanto di quell’AIDS, poi quello che mangiano…”
“Ah, ecco...e cosa mangiano?”
“Di tutto, anche gli insetti, li friggono per risparmiare sulle patate”
“Risparmiare? I kenioti sono tirchi?”
“No, no…non ho detto questo…diciamo che preferiscono spendere i soldi per altre cose, tipo i telefonini che ne vanno pazzi. Magari vivono in una capanna di fango, ma hanno il cellulare più bello del mio”.
“Quindi, secondo lei, lo Stato italiano dovrebbe fare un accordo per scambiarsi il sangue con la popolazione del Kenya”
“No, non scambiarsi...e cosa se ne fanno loro del nostro sangue...noi possiamo comperarlo, farcelo iniettare e in cambio gli diamo qualche altra cosa, di cui loro hanno bisogno”
“E soprattutto di cosa hanno bisogno i keniani, secondo lei?”
“Mah…scarpe, sì scarpe perché tanti non le hanno neanche e quasi tutti ce le hanno mezze rotte e un solo paio. Poi occhiali da vista anche, perché molti non ci vedono bene ma non lo sanno neanche, e poi fanno gli incidenti”
“Quindi loro ci danno il sangue e noi gli diamo le scarpe…”
“Potrebbe essere un’idea, io dico che loro ci stanno…”
"La ringrazio per avermi concesso un po' del suo tempo africano e avermi dato le sue impressioni"
"Si figuri, e grazie per il caffè. In questo bar costa 20 scellini in più che negli altri, ma secondo me è più buono, non trova? Ah, come ha detto che si chiama il piano"
"Mattei...Piano Mattei per l'Africa"
"Andrò a cercarlo su google, dai che magari ce la tolgono questa impostazione!"

TAGS: pensionatiimposizionesatiramattei

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