archivio 11/2010

RACCONTI

I racconti kenioti di Alessandro Veneziani

Sonno Africano, La malaria è un fatto di sangue, Stranezze di Watamu

25-11-2010 di Alessandro Veneziani

Watamu al mattino è una piccola comunità assonnata, le baracche che fungono da negozi sono pressoché tutte chiuse. 
In quelle aperte, spesso si scorge nella penombra una figura quasi sempre femminile che dorme sdraiata per terra. La nottata è stata dura - penso io - continuo il mio cammino ma non posso esimermi dal pensare come avrà passato la notte quella persona.

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STORIE

Roots Malindi, una parabola africana

Un locale unico, un sito storico sepolto dall'era moderna

10-11-2010 di Freddie del Curatolo

Questa è la storia di un grande albero che, con gli anni, ha l'umiltà di tornare alla terra, dopo ogni ascesa, e rinascere più forte e saggio di prima.
Ma è anche la storia della crudeltà umana, di quell'animale capace di distruggere sogni e passioni per soddisfare i propri interessi.
Nell'ultimo anno, a Malindi, centinaia di turisti e tanti residenti hanno scoperto la magia del Roots, un insolito locale costruito in mezzo a un ficus zanzibarica di novanta metri di diametro.

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SOCIALE

Genoa Malindi, nuove divise e occhi che ridono

Il regalo di un gruppo di tifosi ed è già festa all'Alaskan

03-11-2010 di Freddie del Curatolo

In Africa contano gli occhi. 
Sguardi penetranti e vivi vestono la povertà di fame e paura, ma anche di curiosa libertà, il dolore di lacrime e stanchezza, ma pure di fratellanza e lotta. 
Sono gli occhi a gioire, prima ancora di un sorriso strappato alla timidezza, all’ombra delle antiche angherie bianche.
Lo sguardo del piccolo Eugene, in mezzo al verde savana dello stadio di Malindi, porta con sé la fierezza del capitano e la felicità da condividere con i 23 compagni del Genoa Youth Karibuni.

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ARCHIVIO

Novembre 2010

Tutte le notizie del mese

01-11-2010 di redazione

Anche il barbiere di Malindi "ama" i turisti
Qualcuno spiegherà a Kenga Kitsao il barbiere il significato della parola "indotto". Il concetto, però, lo conosce benissimo e lo spiega al nostro redattore Charles Charo, che lo ha intervistato. "Anche noi kenioti a Malindi ormai dipendiamo dalla stagioine turistica e attendiamo dicembre come una manna - spiega Kenga - perchè quando arrivano i turisti, girano più soldi e tanti concittadini ad esempio vengono nel mio negozio di barbiere a farsi i capelli". Kenga come molti "giriama" dell'entroterra malindino ha iniziato facendo i lavori più disparati, dall'agricoltore al muratore, fino a quando è riuscito a mettere da parte un po' di soldi per aprire la sua bottega di barbiere, quello che qui si chiama "kinyozi". "A volte, fuori stagione, ti capitano al massimo due o tre clienti al giorno, e a volte neanche quelli - ammette Kenga, che ha il negozio sulla strada per lo Tsavo, due chilometri fuori dal centro - mentre da Natale in poi è possibile arrivare fino a quattromila scellini al giorno d'incasso". Considerando che in media una bella rasata costa 50 scellini, significa anche ottanta clienti al giorno. Quasi tutti da pelare a zero con la macchinetta. "A volte lavoro addirittura fino a mezzanotte - conclude Kenga - ma a me va bene, metto da parte i guadagni per quando Malindi torna ad essere vuota di turisti".(01/11/2010)

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