COSTA KENIANA
31-07-2008 di redazione
Diani è stato il primo luogo di villeggiatura degli inglesi all’inizio del Novecento. Marittimi e avventurieri, coloni e commercianti, scoprivano la natura e il mare a soli 25 chilometri da Mombasa, dove lavoravano e progettavano il loro East Africa, unendo con la ferrovia il Kenya all’Uganda.
Così nacquero le prime dependance e anche Ernst Hemingway tra gli altri vi fece tappa.
Anche dopo l’indipendenza è sempre stato uso dei cittadini britannici di stanza a Nairobi utilizzare Diani come luogo dove trascorrere le vacanze. Sorti i primi alberghi, anche turisti di altre nazioni europee hanno preferito Diani, compresi gli italiani che però sono una minoranza, rispetto a Malindi o Watamu.
KENYA
30-07-2008 di redazione
Chi definisce il Kenya la vera Africa, il paradiso dalla Natura incontaminata, la culla dell’umanità, magari commette un piccolo peccato di presunzione, ma dice la verità.
Questo meraviglioso Paese attraversato dalla linea dell’equatore, tempestato di laghi e lambito dall’Oceano Indiano, capace di elevarsi fino ai cinquemila metri di altezza del monte omonimo e di guardare dalla maestosità della Rift Valley il Kilimanjaro, mite e dolce nelle colline intorno alla capitale Nairobi o nella via del the che porta all’immenso lago Vittoria, aspro e lunare a nord verso il Turkana e splendidamente devoto a Madre Natura nella savana e nel Regno degli Animali, rappresenta da sempre a pieno titolo il Continente Nero.
COSTA KENIANA
25-07-2008 di redazione
La capitale d’un tempo dell’est Africa, uno dei porti più importanti del continente, è in realtà una città-isola, collegata a nordest da un ponte, a sudovest dai ferry di Likoni e nell’entroterra solcata da una decina di canali e insenature su cui passa la strada per Nairobi.
Mombasa è la classica città di mare multietnica, con forti influenze arabo-omanite (la città vecchia swahili nei suoi vicoli prende le sembianze di una casbah), un passato recente indiano (significativo insediamento creato dalla Gran Bretagna che aveva portato gli indiani alla fine dell’Ottocento a lavorare in Kenya, specialmente alla ferrovia) e i segni del passaggio portoghese, rappresentati da Fort Jesus, rocca e avamposto delle milizie di mare e poi della resistenza swahili lungo quattro secoli.
COSTA KENIANA
20-07-2008 di redazione
Kilifi è situata a metà strada tra Mombasa e Malindi, allo sbocco di un'insenatura suggestiva che ne ha fatto per secoli approdo sicuro e tappa per navi mercantili. Negli anni del colonialismo britannico è sorto anche uno yacht club, il primo della costa keniota.
Oggi, dopo il federalismo sancito dalla nuova Costituzione keniana, riformata nel 2010, è diventata capitale dell'omonima contea, che si estende dalla cittadina di Mtwapa (quasi attaccata a Mombasa) fino a oltre Mambrui a nord.
PARCHI NAZIONALI
16-07-2008 di redazione
Sono 64 i parchi e le riserve nazionali del Kenya, che è il Paese del mondo con la più ampia varietà di specie animali in libertà.
Anche la vegetazione varia da parco a parco e con essa il microclima e la vita naturale.
I parchi principali sono Aberdare National Park, Amboseli National Park, Arabuko Sokoke Forest Reserve (Gede), Hell's Gate National ParK, Kakamega Forest Reserve, Lake Bogoria National Park, Lake Nakuru National Park, Maasai Mara National Reserve, Meru National Park, Mount Kenya National Park, Nairobi National Park, Saiwa Swamp National Park, Samburu National Reserve, Buffalo Springs and Shaba National Reserve, Shimba Hills National Reserve, Tsavo East National Park, Tsavo West National Park.
MALINDI
15-07-2008 di redazione
Malindi è una cittadina che si affaccia sulle rive dell’Oceano Indiano, situata a 120 km circa da Mombasa e a poche miglia dalla foce del fiume Sabaki, che nel suo alto corso viene chiamato Galana ed è di fatto il secondo fiume per importanza e bacino idrico del Kenya dopo il Tana River, ma il più lungo.
La sua popolazione si aggira intorno alle 40 mila unità, di cui più di un decimo sono occidentali, ma l'intero distretto, che comprende anche Watamu e Mambrui, oltre a numerosi villaggi nell'interno. arriva a contare più di centomila abitanti. Altre minoranze sono rappresentate da indiani o cittadini kenioti di origine indiana (stesso discorso vale per gli arabi).
L’economia di Malindi si basa prevalentemente sul turismo da quando agli hotel britannici e tedeschi si sono affiancate strutture alberghiere italiane.
Dalla prima metà degli anni Ottanta sono state aperte anche altre attività: bar, ristoranti, casino, discoteche, boutique e aziende legate trasversalmente al turismo e all’insediamento di stranieri sulla costa, come import-export, falegnamerie e laboratori di artigianato, piccole industrie alimentari e soprattutto attività nel campo dell’edilizia.
COSTA KENIANA
15-07-2008 di redazione
Lamu e le sue isole rappresentano una delle meraviglie della costa keniota.
La cittadina, posta sull'isola principale. è una sorta piccola enclave islamica in Kenya e allo stesso tempo un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato ad alcuni secoli fa.
Un po' perchè nell'isola non circolano automobili o altri mezzi a motore, ma il "veicolo" più utilizzato resta l'asino, un po' perchè la gente vive ancora senza che la civiltà ne abbia intaccato le abitudini ancestrali.
Gli asini sono vere e proprie celebrità, nell'isola, vivono, girano e si ritrovano come esseri umani, vanno a fare la spesa per i loro padroni e la portano a casa. C'è anche un museo storico a loro dedicato.
POESIA
15-07-2008 di Freddie del Curatolo
Immaginate un luogo in cui il cielo non vi sovrasta, vi attraversa...
ARCHIVIO
01-07-2008 di redazione
Strade in ottimo stato sulla costa.
Questa volta le strade, e particolarmente la Mombasa-Malindi, hanno tenuto bene durante la stagione delle piogge.
Dalla stagione scorsa, quando il manto stradale è stato rifatto, non vi sono più tratti problematici con buche o asfalto in pessime condizioni. Particolarmente il tratto tra Malindi e Watamu, che l'anno passato era una via di mezzo tra paesaggio lunare ed emmenthal baviera, rendendo davvero difficile la guida ai "matatu" e alle automobili, mettendo in seria apprensione i guidatori di autoarticolati e in genere la circolazione di mezzi di trasporto. Di conseguenza si sono ristretti anche i tempi di percorrenza da Mombasa a Malindi, se prima ci volevano almeno tre ore, oggi in due ore, senza fare inutili corse, si può raggiungere l'aeroporto internazionale partendo dalla cittadina turistica o da Watamu. (16/07/2008)