Il Kenya supera i 2 milioni di adulti vaccinati, ma il processo di vaccinazione viaggia decisamente a due diverse velocità. A Nairobi si prosegue con discreto ritmo, con molti punti di somministrazione al pubblico, anche senza prenotazione. Ci sono non solo strutture sanitarie, ma anche centri pastorali o di associazioni religiose, luoghi di aggregazione ed altri spazi, specialmente nei quartieri popolari della capitale. In altre regioni del Paese invece dopo un primo invio di dosi e una risposta lusinghiera della popolazione, tutto si è già bloccato in attesa di rinforzi che per ora non arrivano.
Con i famosi, promessi e speriamo mantenuti 12 milioni di vaccini Johnson & Johnson, che dopo l’annuncio del mese scorso del Presidente Kenyatta sono stati ribaditi dal Ministero della Salute entro la fine di agosto, la situazione dovrebbe diventare fluida e veloce e viaggiare a medie ben superiori allo 0,1% al giorno, che questa settimana addirittura non si è riusciti a mantenere. Sabato 14 agosto il programma Covax per l'Unione Africana ha annunciato altre dosi di vaccino Oxford AstraZeneca per alcune nazioni del continente a partire dai prossimi giorni. Anche il Kenya risulta tra i beneficiari anche se non c'è ancora la data certa della consegna, né il numero di dosi che dovrebbero essere tra le 100 e le 200 mila.
Intanto la sanità pubblica del Paese, con 1933 ricoverati per Covid-19, non se la passa bene e questo deve continuare a far riflettere su come il Kenya in un anno e mezzo non abbia migliorato di tanto la situazione della sanità, se si considera che dei tanti ospedali con almeno 300 letti dedicati disposti dal Governo e raccomandati ai Governatori delle singole contee, ben pochi si sono avvicinati a tale quota.
Così con 131 ricoverati in reparti di terapia intensiva ed altri 69 comunque sotto ossigeno, la situazione rimane di emergenza. La percentuale di nuovi casi rispetto ai tamponi effettuati (più di 8000 nelle ultime 24 ore) è del 13.8%.