Probabilmente gli effetti della riapertura delle contee in lockdown e dei bar si vedranno tra una settimana, al massimo due.
Per adesso però le percentuali di casi per tampone in Kenya restano rassicuranti.
Anche ieri si è registrato un confortante 6,3%. 
Il Ministro della Sanità Mutahi Kagwe, parlando all’ospedale di Nyeri, ha confermato 568 nuovi casi nel Paese a fronte di 9.029 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.
Ci sono solamente 17 stranieri tra questi e ciò fa ben sperare per la presenza limitata di casi di variante indiana, dopo che i primi otto, tra cui cinque cittadini indiani arrivati per lavoro il giorno prima che il Kenya chiudesse le frontiere con l’India, sono stati messi in isolamento a Kisumu, dove lavoravano per conto di uno zuccherificio.
Ieri è stato confermato che sono un centinaio le altre persone venute in contatto con i primi otto e che tutte sono state messe in isolamento. Tra oggi e domani si dovrebbero conoscere i risultati dei tamponi e capire se c’è stato un focolaio nell’azienda sul lago Vittoria.
Intanto i decessi nelle ultime ore sono stati 10, a cui si aggiungono altre 5 segnalazioni tardive. Il numero delle vittime sale a 2865.
Altri 173 pazienti sono guariti. 130 da cure domiciliari e di isolamento e 43 da varie strutture sanitarie. Il totale delle guarigioni è ora di 110.653.
Restano 1.086 pazienti ricoverati in vari ospedali, mentre 6.381 sono in cura a domicilio.
131 pazienti sono nell'unità di terapia intensiva, 28 sotto ventilatori e 83 su ossigeno supplementare.
Per quanto riguarda i vaccini, il Ministro Kagwe ha annunciato un’ultima distribuzione alle Contee che stanno finendo le dosi, onde evitare che le stesse possano scadere. Chi ritiene di aver già completato il primo giro, perché non si presenta più nessuno da giorni, rimetterà le sue dosi in circolo per essere distribuite a chi invece ha ancora richieste.