Da una settimana a questa parte è iniziata la corsa delle potenze mondiali a vaccinare il Kenya prima possibile. Non è tanto la situazione sanitaria a Nairobi e dintorni a preoccupare, quanto la ripresa di una nazione che deve riaprire al più presto tutte le sue funzioni e possibilità anche per poter ripagare i debiti che ha contratto durante la crisi con mezzo mondo.
Così, dopo che nei giorni scorsi, grazie all’incontro parigino tra i presidenti Macron e Kenyatta, sono arrivate 182.400 dosi di vaccino AstraZeneca dalla Francia, donate dal governo di Parigi al programma Covax e trasportate dall’Unicef, ieri l’annuncio del Ministro della Salute keniana Mutahi Kagwe che il Kenya sta per ricevere 1,7 milioni di dosi di vaccino Pfizer dal governo degli Stati Uniti.
Anche se non è chiaro quando le dosi arriveranno nel paese, il Ministero della Salute ha rivelato che i colloqui tra il Kenya e il governo degli Stati Uniti sono in una fase avanzata per garantire che le dosi siano consegnate nel paese il più presto possibile.
Questa ulteriore donazione dovrebbe costituire una spinta importante per la campagna di vaccinazione nel paese, che dallo scorso marzo quando è iniziata procede a ritmi troppo ridotti per poter arrivare nel tempo previsto del giugno 2022 a coprire almeno il 60 per cento della popolazione, come nel desiderio di Kenyatta.  A tuttoggi, infatti, solo il 2% dei cittadini e residenti keniani sono stati completamente immunizzati.
“Velocizzare il processo è importante affinché tutti i paesi del mondo possano essere allo stesso livello in termini di copertura vaccinale -  ha confermato Willis Akhwale, capo della task force per la distribuzione dei vaccini in Kenya - Stiamo passando dal periodo in cui abbiamo sperimentato la scarsità a quello in cui dovremmo avere dosi adeguate”.
Il programma Covax, secondo fonti del Ministero della Salute, si sarebbe già impegnato a distribuire 13 milioni di dosi Johnson & Johnson a partire dal prossimo mese di agosto. La donazione farà parte della massiccia operazione per vaccinare la popolazione africana, a cui il presidente americano Joe Biden ha dato una forte spinta, promettendo 55 milioni di dosi.