KENYA NEWS
01-07-2024 di Freddie del Curatolo
Sono in tanti a chiedersi “cosa succederà ora” in Kenya.
Mai come in questo periodo storico c’è un interesse diffuso e variegato che riguarda quello che viene considerato uno dei principali “hub” del continente africano e un interlocutore valido per nuove politiche di sviluppo.
Il Kenya ha un indicatore di crescita lusinghiero, delle potenzialità ancora inespresse nell’agricoltura e nel sottosuolo, manodopera giovane da specializzare e coinvolgere nell’industria e nella tecnologia, possibilità di sviluppare forme di partnership sull’ambiente e nell’ambito della cooperazione (ne sa qualcosa l’Italia, che lo considera un punto fermo per il suo “Piano Mattei per l’Africa). In più, non dimentichiamolo, ha il fascino del suo territorio che attrae decine di migliaia di turisti internazionali. Ma, come capita spesso a paesi con grandi potenzialità che vogliono emergere ed allinearsi al grande sistema globale, ha anche un debito pubblico esponenziale (circa 82 miliardi di dollari) egualmente ripartito da quello interno e i creditori esteri (con la Cina in testa che rappresenta un quarto della cifra e che è in pressing per la restituzione cadenzata).
Ecco perché i riflettori internazionali sono tutti sulle proteste della cosiddetta “Gen Z”, ovvero i nati tra il 1997 e il 2012.
Gli over 35 nel paese rappresentano l’80% della popolazione. Certo, non scendono tutti in piazza, non sono tutti diplomati e non hanno l’approccio con il mondo digitale come quelli che hanno animato le due giornate di dimostrazioni a Nairobi, né fortunatamente tutti disperati da approfittare di proteste pacifiche e legittime per saccheggiare negozi, distruggere beni privati ed ingaggiare battaglie con le forze dell’ordine e gli stessi manifestanti in buona fede.
C’è chi ha parlato di “scagnozzi infiltrati” al soldo di politici che hanno tutto l’interesse a screditare questo movimento, ma ormai ai social network e ai guru dell’informazione giovanile, blogger e creatori di contenuti digitali, non sfugge niente.
Di sicuro la Gen Z è più colta ed informata dei propri genitori, sono più inclini di loro a mescolarsi e superare le antiche barriere delle tribù e quelle più recenti dell’ideologia politica.
Nonostante questo, molti di loro non hanno un lavoro fisso. La crescita economica non ha tenuto il passo, né ha superato la crescita della popolazione pronta ad inserirsi nel mondo del lavoro, con conseguenti limitate opportunità di impiego.
A molti non resta che affidarsi all’inventiva, alla creatività, all’approccio con l’economia informale.
Lo Stato ha esaminato questo fenomeno e ha provato con questa finanziaria, ad assicurarli al sistema fiscale, con la proposta di imposte sui contenuti digitali, sulle transazioni via Mpesa, sull’obbligo di ricevute anche per chi non porta a casa guadagni fissi e sostanziosi.
Allo stesso tempo, però, i giovani vedono la classe politica ed economica non perdere un briciolo dei propri benefici e il governo non fare nulla per arginare la corruzione che, secondo stime del 2022, in Kenya brucia 6 miliardi di dollari all’anno, quasi il doppio di quanto (3,7) la nuova finanziaria si proporrebbe di raccogliere. Con una crescita annua tra il 5 e 6%, risulta ancora più assurdo che il paese sia in tali ambasce.
Ecco spiegati i motivi principali delle proteste, a cui il governo ed i suoi apparati di sicurezza, bisogna ammetterlo, hanno risposto in maniera assurda, totalmente inadatta e fuori controllo: uccisioni di dimostranti (ufficialmente sono 31, ma il conto salirà), arresti preventivi e torture, con modalità che non si vedevano dai tempi della presidenza Moi negli anni Ottanta e Novanta, che non a caso chiamavano “regime”.
Il presidente William Ruto, dopo una prima reazione in cui ha bollato come “criminali” gli autori dell’assalto al parlamento, il giorno successivo ha dichiarato in pubblico di ritirare la contestata legge e di trovare misure sostitutive, per evitare il default economico.
Questa settimana sarà fondamentale per iniziare a capire quali saranno queste misure, anche se in un comunicato da lui stesso redatto, si capisce che saranno tagliate tutte le spese dello Stato definite “non necessarie” e si teme, come già avvenuto in passato, in ritardi nei pagamenti degli stipendi pubblici, tagli alle Contee e problemi ai già traballanti servizi sociali.
Nel frattempo i giovani non aspettano, ma hanno dichiarato di voler tornare in piazza, anche per ribadire che i metodi usati dalle forze dell’ordine, e che hanno portato sangue e paura, devono essere fermati. Su questo tema, è ferma la posizione dell’ordine degli avvocati ed anche quella dell’Alta Corte. Alla polizia è stato vietato l’uso di lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma sui dimostranti pacifici, anche se è stato permesso all’esercito di unirsi durante le manifestazioni, dopo una prima ordinanza contraria. Ci vorrebbe solo un sistema per isolare i delinquenti infiltrati nella “primavera keniana”, sia che effettivamente qualcuno li assoldi, sia che prendano la scusa di proteste antigovernative finalmente apolitiche e non tribali, per fare razzie e mettere in crisi i commercianti che, triste ironia della sorte, sono già vessati sempre più dal sistema fiscale.
Questa settimana, la Gen Z ha previsto altre agitazioni, sempre pacifiche, in cui alle camminate nelle strade, si dovrebbero sostituire “sit in”. Tutti ad occupare il suolo pubblico, affinchè la parola “pubblico” torni a rappresentare tutti, soprattutto la politica.
La richiesta è sempre quella delle dimissioni del presidente e del rifiuto del dialogo. Anche se prima o poi bisognerà passare inevitabilmente ad un confronto, dopo che la Gen Z avrà individuato (cosa non facile, ma i giovani sono in grado di sorprendere anche da questo punto di vista) i suoi leader.
È inoltre necessario migliorare la comunicazione affinché i cittadini comprendano appieno la realtà della situazione fiscale e del debito del Paese.
Ma c'è anche la resistenza delle frange istituzionali più avvezze agli antichi metodi, quindi proseguono rapimenti lampo e intimidazioni. Un altro fenomeno che si sta affacciando, è delegittimare il movimento creando confusione e disinformazione nei social (niente di nuovo, metodo usato ovunque, specie in campagne elettorali). Quindi iniziano a girare in rete svariati programmi di protesta per la settimana entrante, uno diverso dall'altro. Secondo uno dei più veicolati, ieri la Gen Z si sarebbe dovuta ritrovare nelle chiese frequentate dai politici che hanno votato "sì" alla finanziaria e occuparle pacificamente, impedendo eventuali sermoni. Ciò, come riporta la cronaca nazionale, non è accaduto.
I giovani hanno ragione a protestare. Ma la soluzione è sicuramente più difficile delle rimostranze. Richiede pazienza, da parte loro e del governo.
Il governo ha delineato la procedura per la formazione di un comitato direttivo nazionale di 100 membri che guiderà le conversazioni con i giovani kenioti su questioni di governance e responsabilità in seguito alle proteste contro la legge finanziaria. Il comitato comprenderà rappresentanti dei giovani, della società civile, delle organizzazioni religiose, degli organismi professionali, delle organizzazioni della comunità imprenditoriale, del mondo accademico e della leadership studentesca, oltre che da membri nominati da maggioranza e minoranza del Parlamento e del Consiglio dei Governatori. Così ha spiegato il capo del Servizio Pubblico, Felix Koskei.
Ma soprattutto i kenioti attendono l'attuazione delle proposte economiche di Ruto dopo il ritiro della legge finanziaria, quello potrebbe essere il nuovo inizio su cui confrontarsi.
Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.
Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.
TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:
GRAZIE
ASANTE SANA!!!
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Le proteste antigovernative dei giovani della cosiddetta Generazione Z si affievoliscono pur non perdendo...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Lo ha detto, in serata quando finalmente si è palesato, anche il presidente William Ruto: è...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Il presidente Ruto, dopo aver nominato i primi 11 ministri del nuovo governo (ben 4 sono stati recuperati...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
I giovani keniani tornano in piazza oggi, soprattutto per commemorare le vittime delle...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Gli occhi e i cuori dei keniani, e i riflettori di tutto il mondo sono puntati su domani, giovedì otto ...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Le proteste antigovernative in Kenya sembrano sfuggite di mano a tutti e finite nelle mani più...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Il Kenya torna pacifico, i suoi giovani non allentano la morsa contro questo governo ma...
ULTIME NOTIZIE
di Freddie del Curatolo
Un incontro virtuale con i giovani della generazione Z che hanno dato il là alle proteste di piazza...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Proteste che non accennano a finire in Kenya, proteste sempre più mirate verso la classe politica e...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Dagli studenti disoccupati, gli artisti e il mondo digitale della generazione Z che le avevano lanciate, ieri...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Si prepara un’altra giornata di proteste contro il governo in Kenya. I giovani attivisti hanno...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Forze dell’ordine in stato di massima allerta, timori di infiltrazioni di teppisti assoldati da...
KENYA NEWS
di Freddie del Curatolo
Il governo keniano taglia la spesa pubblica per quanto riguarda ministeri, parlamento e magistratura...
NEWS
di Freddie del Curatolo
La giornata di proteste indetta ieri dall’opposizione keniana al governo del presidente William Ruto, ha...
NEWS
di redazione
L’opposizione keniana ha deciso di cancellare la nuova giornata di protesta prevista per il mercoledì...
NEWS
di redazione
Una mattinata di ordinaria follia a Nairobi, in concomitanza con l'arrivo nella Capitale di Raila Odinga, dopo un viaggio all'estero tra Stati Uniti e Germania. Una folla di