Prepariamoci a un bel po' di "C'era una volta a Malindi".
Questa mattina le ruspe della Kenya National Highway Authority, come da tempo avevano programmato, sono arrivate nella zona malindina di Kibokoni e Kwandomo per proseguire l'opera di allargamento della sede stradale, nell'ambito della costruzione dell'autostrada Mombasa-Garsen-Lamu che fa parte dei progetti infrastrutturali del Governo e sta ricevendo importanti aiuti dalla Banca Mondiale.
Quello che ancora non risulta chiaro è cosa succederà nel centro storico della cittadina, come già scritto ieri in questo articolo.
Ma intanto la logica del progresso e anche della "devolution" (ovvero quel federalismo che ha messo di fatto in contrapposizione la Contea, governata dall'Opposizione, e Nairobi) sta radendo al suolo non solo i chioschi e le piccole attività spontanee (si direbbe abusive, ma se non li si lascia campare così...) ai bordi delle strade, ma anche tantissime piante, alcune delle quali secolari.
Intanto in un solo giorno è stato abbattuto uno storico bar e ristorante della zona, il Bob Marley, conosciuto anche da molti residenti e turisti, oltre ad essere un "pool bar", ritrovo per molti keniani di Kibokoni e Kwandomo.
Nato nel 2005 per volere di Sammy, un giriama rasta che ha convissuto con un'italiana e fin da ragazzo ha alternato la sua presenza a Malindi con stagioni lavorative come cuoco in Italia, specialmente in Friuli, il Bob Marley ha saputo guadagnarsi una clientela fissa che vi si recava particolarmente a cena, per mangiare il rinomato pollo ma anche piatti particolari (quando in cucina c'era Sammy) come il pesce al cocco con salsa al mango.