Il Kenya raggiunge e oltrepassa i 2000 morti per Covid-19 mentre il Governo continua ad ammettere che ci sono casi pregressi collegati ai decessi che non vengono immediatamente segnalati e si aggiungono quotidianamente al computo totale delle dipartite.
I dati ufficiali del Ministero della Sanità delle ultime 24 ore parlano di 747 nuovi positivi su 5.145 tamponi analizzati, con la percentuale di contagi per test effettuati che scende leggermente e si attesta sul 14,5%.
Allo stesso tempo, il Ministro della Sanità Mutahi Kagwe ha annunciato che 17 pazienti sono morti a causa della malattia. Sette di loro sono stati registrati nelle ultime 48 ore, mentre 10 sono appunto pervenuti tardivamente da controlli effettuati dai registri delle strutture sanitarie che sono stati richiesti ed ottenuti in date diverse. Questi numeri fanno salire i decessi totali a 2.011.  
Il totale dei casi positivi confermati è ora di 120.910. I test nazionali condotti finora sono 1.414.865. Dei casi, 710 sono kenioti mentre 37 sono stranieri.
Il Ministro Kagwe ha respinto le accuse dei media secondo i quali il piano di distribuzione dei vaccini che ha come obiettivo i lavoratori in prima linea e i dipendenti pubblici, stia procedendo in maniera non conforme. Kagwe ha chiarito che il piano di vaccinazione rimane intatto e si rivolge a tutte le persone residenti in Kenya, compresi i diplomatici stranieri che da domani, martedì 23 marzo, potranno usufruire del servizio in almeno dieci punti di vaccinazione del Paese.
Nel frattempo, 114 pazienti sono guariti dalla malattia nelle ultime 24 ore. Il totale delle dimissioni ora è di 89.622.
Ci sono ancora 889 pazienti ricoverati in varie strutture sanitarie in tutto il paese, mentre 2.545 altri cittadini sono in isolamento e cura a domicilio. 121 pazienti sono nell'Unità di cura intensiva (ICU), 32 dei quali sono in supporto ventilatorio e 86 in ossigeno supplementare. 18 nell'Unità ad Alta Dipendenza (HDU). Altri 59 pazienti sono assistiti da ossigeno supplementare.
Non ci sono ancora pronunciamenti ufficiali su eventuali misure restrittive da attuare poco prima delle vacanze di Pasqua. Per questo sarà decisiva la settimana entrante.