Progressivo e preoccupante peggioramento della situazione Covid-19 in Kenya: dal più alto numero di decessi del 2021 in sole 24 ore siamo passati al tristissimo primato del maggior numero di morti dall’inizio della pandemia: ben 28 nella sola giornata di ieri.
A questi dati ufficiali si sommano quelli non trasmessi, lontani dai riflettori delle strutture sanitarie e dalla processione dei tamponi, ma che sicuramente ci sono e stanno aumentando, a giudicare dalle presenze in aumento nelle camere mortuarie e dei funerali.
Dopo un anno di sventata “ecatombe”, come definiva la possibile emergenza umanitaria dell’Africa l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e parecchi mesi di vita come se niente fosse, con l’unica restrizione rispettata (e non dappertutto) del coprifuoco e quasi nessuno a portare mascherine e tenere le distanze sociali, la sperata immunità di gregge non è ancora arrivata. In compenso sono arrivate le varianti che hanno propagato il contagio ed ora si stanno pericolosamente riempiendo i reparti dedicati degli ospedali, con medici e infermieri alle prese con i vaccini e i relativi richiami, per poter lavorare in serenità.
Ieri il Direttore della Sanità Mercy Mwangangi ha fornito i risultati relativi a venerdì 19 marzo: 1.354 casi di positività sono stati riscontrati a fronte di 7.732 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore, con una percentuale di positivi per test del 17.5%. Un dato molto alto rispetto alla tendenza mondiale, anche se in gran parte i contagiati sono asintomatici.
Il totale dei casi positivi confermati è salito così a 118.889, mentre i 28 morti hanno fatto arrivare il numero di decessi a sfiorare i 2000 casi. Sono 1982 ad oggi.
“Stiamo assistendo ad una tendenza preoccupante – ha detto Mwangangi – Deve essere fatto ogni sforzo per arrestare la situazione. I casi in aumento sono un'indicazione che abbiamo abbassato la guardia e la maggior parte di noi ha gettato la prudenza dalla finestra
Dei nuovi casi segnalati, 1.301 sono kenioti mentre 53 sono stranieri.
Nairobi come sempre ha registrato il maggior numero di casi con 717, seguita da Nakuru con 174.
185 pazienti sono guariti dalla malattia, 136 dall'isolamento domestico mentre 49 da varie strutture sanitarie. Il totale delle guarigioni è ora di 89.388.