CRONACA
01-02-2024 di redazione
Dalla prossima settimana, il governo keniano ha annunciato il setacciamento di tutte le strutture ricettive a breve termine del paese che non sono registrate, con priorità per gli Airbnb.
La decisione di controlli a tappeto per tutti gli appartamenti che vengono affittati quotidianamente in maniera più o meno legale, era nell’aria, soprattutto dopo l’aumento dei femminicidi, alcuni dei quali si sono consumati proprio in situazioni del genere.
In una dichiarazione congiunta del Viceministro degli Interni Raymond Omollo, insieme agli omologhi Anne Wang'ombe (Genere), Beatrice Inyangala (Istruzione superiore) e John Ololtuaa (Turismo), è stato riferito che le ispezioni sulle proprietà non conformi inizieranno lunedì 5 febbraio.
Mercoledì scorso, il governo aveva già ordinato a tutti gli operatori di Airbnb di registrarsi presso l'Autorità di regolamentazione del turismo (TRA) con effetto immediato, come ha riferito il network Capital Fm.
"Successivamente ci coordineremo con le piattaforme di prenotazione per limitare gli affitti non registrati e istituiremo sanzioni severe, tra cui multe e revoche in caso di non conformità", si legge nella dichiarazione congiunta.
I viceministri hanno invitato le associazioni dei residenti a lavorare a stretto contatto con le forze dell'ordine attraverso informazioni, ispezioni congiunte e risposte coordinate per garantire la conformità.
Hanno sostenuto che l'iniziativa sottolinea l'impegno del governo a salvaguardare il benessere delle persone che utilizzano questi servizi.
Gli ultimi incresciosi fatti di cronaca in Kenya, come la tragica uccisione dell’influencer Starlet Wahu a Nairobi e l'omicidio della studentessa universitaria ventenne Rita Waeni in una casa in affitto nell’immediata periferia, a Roysambu, hanno suscitato preoccupazioni e aumentato le richieste di miglioramento delle misure di sicurezza.
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