E’ arrivata ufficialmente la risposta del Kenya a Dubai, che già da prima di Natale 2021 aveva chiuso le frontiere a chiunque provenisse dal Kenya con gli unici mezzi disponibili, ovvero la linea aerea nazionale Emirates e la sussidiaria low cost Air Dubai, ma aveva lasciato aperta la tratta inversa, da Dubai a Nairobi, dato che Kenya Airways già da tempo non può operare sul Medio Oriente.
“I voli passeggeri in entrata e in transito dagli Emirati sono sospesi per un periodo di sette giorni. Stiamo facendo questo per ricambiare un divieto sui voli passeggeri kenioti verso gli Emirati Arabi Uniti” ha annunciato il Il direttore generale Gilbert Kibe della Kenya Civil Aviation Authority (KCAA), spiegando alla stampa il senso del comunicato rilasciato dalla KCAA lunedì 10 gennaio a mezzanotte.
Si tratta quindi di una chiara mossa di ritorsione per le continue proroghe degli UAE, dal 20 dicembre scorso, che ha poi motivato la decisione per la quantità di risultati di tamponi falsi provenienti non solo dal Kenya, ma da Nairobi come hub aeroportuale africano, e di conseguenti certificati vaccinali sospetti.
Il divieto, quindi, appare come una mossa per sbloccare con “terapia d’urto” le trattative in fase di stallo per la riapertura totale di uno dei ponti aerei per il resto del mondo, oltre che di una tratta molto utilizzata sia dai keniani benestanti, sia dagli uomini d’affari di stanza a Dubai che hanno anche relazioni con il Kenya.
Il divieto tuttavia non colpisce i voli cargo che sono normalmente serviti da vettori come Kenya Airways ed Emirates airline da UEA in Kenya.