In Panda dal Sudafrica al Kenya. Non è una scommessa, quella del bresciano Dennis Pesci, cinquantenne impiegato in Polizia con la passione per i viaggi avventurosi, ma uno dei tanti sogni realizzati.
Dennis è arrivato qualche giorno fa a Malindi, dove ha casa, dopo essere partito da Johannesburg il 21 luglio e aver percorso quasi 10 mila chilometri, zigzagando tra Sudafrica, Eswatini, Lesotho, Malawi, Tanzania e infine l’amato Kenya.
Con lui, l’amica Helene Danesi, pediatra di Roma che ha approfittato, lungo le strade di terra rossa e le poche asfaltate, per incontrare e visitare decine di bambini.

E’ lo stesso ideatore del viaggio a raccontare a Malindikenya.net com’è nata quest’idea.
“E’ una passione che ho da tanto tempo e, dopo aver fondato un’associazione, “Winged Victory” che si occupa di solidarietà attraverso l’organizzazione e la promozione di questi viaggi speciali, ho iniziato a dedicarmi attivamente al sociale, ad esempio con diverse spedizioni per portare aiuti in Ucraina. Poi è arrivata l’idea di preparare una Fiat Panda, con l’aiuto di un meccanico esperto, per affrontare l’Africa”.

Dennis l’ha esplorata con la sua piccola 4x4, orgoglio italiano, in due tempi: la prima volta dal Sudafrica ha visitato nazioni rinomate per i suoi safari come Botswana e Namibia, la seconda invece è stata un po’ più dura e toccante, perché ha riguardato paesi poveri e problematici. Il cinquantenne bresciano ha sentito “la strada far battere il suo cuore”, come cantava Claudio Baglioni. Immagini e impressioni che rimarranno per sempre.

“Il paese più disperato è il Lesotho, ma il Mozambico è quello che a noi è sembrato più pericoloso – racconta il viaggiatore lombardo – lì prima abbiamo rotto il radiatore e abbiamo dormito nel nulla con le nostre piccole tende, poi siamo rimasti senza benzina, proprio al confine con una zona di frequenti incursioni terroristiche. Si è fermato un camionista con a bordo un uomo armato di fucile e per un attimo ho pensato che fosse finita. Invece era per difesa personale e, dopo averci portato a fare rifornimento, il camionista ci ha consigliato di seguirlo, per evitare imboscate in quel tratto di strada”.
Una Panda, d’altronde, non passa inosservata in Africa, dove ti aspetti solo grossi fuoristrada e giganti dei trasporti.

“A parte il Mozambico e a parte il fatto che la polizia ci fermava sempre per via dell’insolito mezzo, è stata un’avventura a contatto con la splendida popolazione africana – ammette Dennis – tutti si avvicinavano incuriositi e sorridenti alla nostra macchina e volevano una foto insieme. Alla fine tutto è andato per il meglio e sicuramente il paese più sicuro e tranquillo di tutti rimane il Kenya”.
La Panda di Dennis Pesci porta anche benefici materiali alle genti che incontra sulla strada: viveri e medicinali, oltre alle visite della pediatra in questa recente spedizione.

“Voglio fare sempre di più – spiega – attraverso la visibilità dei viaggi, che sono totalmente autofinanziati, le foto sui social e i racconti, ogni volta riesco a raccogliere dei fondi che mi piace destinare ad organizzazioni che si occupano di solidarietà a tempo pieno”.
Questa volta la scelta è caduta sulla Children Home “Mama Anakuja” di Muyeye a Malindi. La maratona pandistica Sudafrica-Kenya si è conclusa con la consegna di generi alimentari a Roberto Vernocchi, figlio dell’indimenticabile Mama Liliana, che gestisce oggi la casa d’accoglienza dedicata alla sua memoria.

Ma le avventure benefiche di Dennis Pesci e della sua Panda non si fermano qui.
“Sono pronto a ripartire, presto, alla volta dell’Iran, dove mi aspettano luoghi altrettanto incantevoli e strade bellissime, e anche situazioni dove dare una mano sarà importante. Spero di poter andare via terra passando dal Sudan, che in questo periodo però sta subendo le ultime schermaglie di una guerra civile. Se non sarà possibile, spedirò l’auto da Mombasa a Gedda e poi…via verso un altro palpito del cuore…al ritmo del motore di una Fiat Panda.

Per chi volesse aiutare, associarsi, sponsorizzare o avere informazioni da Dennis: Winged Victory Associazione Culturale
Domicilio Fiscale: Ospitaletto (BS)
Via Padana Superiore 83
P.IVA; 04096870987 C.F. 04096970987
Codice destinatario: KRRH6B9
Tel. +393270090005