Non è la prima volta che, a livello di istituzioni in Kenya, assistiamo al fenomeno della mano destra che non sa cosa fa la sinistra e viceversa. O magari lo sa, ma ha i suoi motivi per agire in maniera diversa.
In questi giorni il passaggio di consegne tra i due sistemi telematici per entrare in Kenya (unico modo consentito, data l’abolizione del visto cartaceo all’arrivo, cinque anni fa) sta riportando a galla questo problema.

Dopo l’annuncio del presidente William Ruto, lo scorso 12 dicembre durante la festa per i 60 anni dell’indipendenza del paese, che dal 1 gennaio 2024 per entrare in Kenya non ci sarebbe stato più bisogno di pagare alcun visto e di fare quel tipo di procedura online, il 22 dicembre è stata annunciata l’apertura dell’ETA, un sistema di autorizzazione elettronica al viaggio, già adottato dalla Gran Bretagna e da alcuni altri paesi del Commonwealth. Il sistema è apparso subito operativo (errore della mano destra, che però aveva avvertito che il sito era ancora in fase di “test”) e c’è chi si è affrettato a presentare la richiesta, anche perché a differenza del visto, sembra più facile da compilare e scorrevole, oltre che più economico (32 euro circa contro i 52 dell’evisa).

Dopo qualche giorno, però, il sito si è fermato ed è apparsa la conferma che bisognava attendere effettivamente fino al 1 gennaio 2024, mentre era ancora possibile effettuare il “vecchio” visto che sarebbe stato valido (e lo sarà, fino a dichiarazione contraria) per tutto l’anno.
Dal 1 gennaio, in effetti, sembrava possibile prenotare l’ETA a partire da venerdì 5 gennaio. Ma per chi aveva fatto la richiesta nei giorni precedenti e pagato di conseguenza, considerando che è scritto che l’autorizzazione viene rilasciata in 72 ore, ancora niente.
Il 2 gennaio scorso, arriva la mano sinistra: l’aviazione civile del Kenya, KCAA, annuncia in un comunicato che chi vuole arrivare in Kenya può tranquillamente fare ancora il visto, perché il sito Etakenya deve essere ancora implementato e chissà tra quanti giorni sarà effettivamente operativo.
Anche questo, fino a comunicato successivo.
E via quindi a fare il visto.

Questa mattina, 4 gennaio, ennesimo colpo di scena!
A quanto recita la mano destra, ovvero il sito Etakenya, da oggi si può tranquillamente richiedere l’autorizzazione che quindi verrà rilasciata entro 72 ore.
Nel frattempo arriva una notizia che potrebbe far ben sperare nella congiunzione dei due arti: sono arrivate le prime ETA, richieste ancora quando il sito era in fase di test, a dicembre.

Questo significa non solo che il sito è in grado di emetterle, dopo il pagamento, ma che dovrebbe essere operativo.
La nostra esperienza di “cose di Kenya” ci dice che il prossimo passaggio sarà vedere come il sito etakenya.go.ke reggerà l’urto di migliaia di richieste giornaliere, problema che spesso in passato ha mandato in tilt anche il sito evisa.go.ke, tuttora operativo.
Nel frattempo, la speranza è che venga prolungata più possibile la doppia possibilità d’entrata ETA-Visto, fino almeno a quando il nuovo sistema non sarò completamente assorbito.