L'Autorità meteorologica della Tanzania (TMA) ha confermato sabato che, dopo un'osservazione di 6 ore dei modelli meteorologici, ha stabilito che il ciclone tropicale Hidaya "ha perso completamente la sua forza".
Il ciclone Hidaya, che secondo le proiezioni avrebbe dovuto atterrare in Tanzania e Kenya questo fine settimana, ha perso la sua forza dopo aver colpito l'isola di Mafia sabato 4 maggio 2024. 
Il ciclone ha lasciato una scia di distruzione sull'isola di Mafia, situata a circa 130 chilometri a sud-est di Dar es Salaam. 
"I resti delle nubi di pioggia che hanno accompagnato il ciclone tropicale sono stati osservati indebolirsi e diffondersi in varie aree della regione meridionale del nostro Paese, in particolare a Lindi, Mtwara, Morogoro e nelle zone limitrofe", si legge in un comunicato della TMA. 
Ai tanzaniani è stato comunque consigliato di rimanere vigili e di prestare attenzione alle informazioni sulle previsioni per la loro sicurezza in mezzo alle piogge torrenziali.
Sabato a mezzogiorno, il Kenya è stato risparmiato dalla furia del ciclone grazie all'Equatore.
Il Dipartimento Meteorologico del Kenya ha dichiarato che il Kenya sentirà gli effetti del ciclone, ma "dai margini".
"In effetti, sentiremo gli effetti ai margini del ciclone tropicale, ma si indebolirà fino a diventare una depressione. L'occhio del ciclone atterrerà a circa 5°S dall'equatore o al di sotto", ha dichiarato il dipartimento meteorologico.
Il meteorologo keniota stava rispondendo alle domande che gli erano state poste in seguito a una dichiarazione rilasciata cinque anni fa quando un altro ciclone, Kenneth, si stava dirigendo verso di noi.
Dopo una miriade di domande online, il dipartimento ha risposto: "Le leggi fisiche che regolano la formazione dei cicloni rimangono invariate. In effetti, sentiremo gli effetti delle frange del ciclone tropicale, ma si indebolirà fino a diventare una depressione. L'occhio del ciclone atterrerà poco più o meno a 5°S dall'equatore".
Negli ultimi mesi la regione dell'Africa orientale è stata colpita da forti piogge che hanno causato morti e sfollati.
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari riferisce che questa catastrofe ha ucciso finora più di 400 persone. Tra queste, almeno 210 in Kenya, più di 150 in Tanzania e altre in Burundi, Ruanda e Somalia.