Un mese di tempo a partire da oggi per i cittadini keniani e residenti per ottenere il certificato vaccinale, o non sarà più possibile per loro accedere ai servizi del Governo e nazionali, dagli uffici pubblici ai trasporti, compresi ospedali e servizi di immigrazione.
Questo giro di vite sui passaporti vaccinali è stato annunciato domenica 21 novembre dal Ministro della Salute Mutahi Kagwe, durante la sua conferenza stampa sul Covid-19.
“Tutti coloro che vogliono accedere di persona a servizi governativi dovranno essere completamente vaccinati e la prova delle loro vaccinazioni dovranno essere disponibili entro il 21 dicembre prossimo – ha detto Kagwe - Tali servizi includeranno: Servizi KRA, istruzione, servizi di immigrazione, visite all'ospedale e alla prigione, NTSA e servizi portuali, ma non si limiteranno solo a questi”.
Nell’idea del Governo devono essere inseriti tutti gli operatori del settore dei trasportim quindi i conducenti, i taxisti, tuk-tuk e boda-boda, i piloti d’aereo e le hostess. Fatto questo, anche chi usufruirà di tali servizi dovrà produrre prova di avvenute vaccinazioni.
Nelle nuove misure annunciate dal Ministro della Sanità, a partire dal prossimo 23 novembre, ci sarà anche l’abbassamento dell’età di vaccinazione da 18 a 12 anni. L’unità dell’OMS per il Kenya peraltro ha dato l’ok per l’utilizzo delle dosi Pfizer per i minori di 18 anni.
“Il Paese sta godendo di un momento di basse percentuali di infezioni, per buona parte grazie alle misure messe in atto dallo Stato per frenare la diffusione del virus – ha ribadito Kagwe – il Governo sta preparando un robusto esercizio di vaccinazione in tutto il paese a partire dal prossimo 26 novembre, con l’intenzione di vaccinare quanto prima 30 milioni di keniani”.