Il virus e le sue varianti più contagiose sta dilagando nelle regioni keniane che si affacciano sul Lago Vittoria e in Uganda, di conseguenza il Governo del Kenya ha deciso che da oggi ci saranno nuove restrizioni in ben 13 contee del Paese, quelle che occupano la parte occidentale del paese.
Nelle Contee di Busia, Vihiga, Kisii, Nyamira, Kakamega, Kericho, Bomet, Bungoma, Trans-Nzoia, Kisumu, Siaya, Homa-Bay e Migori il coprifuoco sarà anticipato alle 7 di sera fino alle 4 del mattino, su disposizione del Ministro della Salute Mutahi Kagwe e come prospettato due giorni fa dal Ministro degli Interni Fred Matiang’i.
Nella sua dichiarazione ufficiale ha dichiarato le 13 contee come zone ad alto rischio Covid-19, sia individualmente che collettivamente.
Per questo motivo, l’intera regione che comprende dette contee è stata considerata una zona unica in cui confini saranno chiusi all’esterno. Una sorta di lockdown con eccezioni per i lavoratori del settore dei trasporti, del commercio e di altri settori vitali per l’economia e la sicurezza.
“Tranne che per i servizi essenziali e di emergenza, il movimento tra la zona focolaio e il resto del paese sono fortemente sconsigliati – ha annunciato il ministro – tutti i conducenti di automezzi che vorranno uscire dalla zona di lockdown dovranno presentare un test Covid-19 negativo condotto non più di 48 ore prima di iniziare il viaggio e comunque ogni veicolo non potrà trasportare più di due persone”.
Le altre misure applicate per le 13 contee comprendono la chiusura dei mercati settimanali non alimentari e del bestiame per 30 giorni, il divieto di tutti i raduni pubblici e gli incontri personali di qualsiasi natura, comprese le feste in casa e le attività sportive, delle cerimonie e veglie notturne, mentre i funerali dovranno essere condotti entro 72 ore dal decesso e con un massimo di 50 persone, mentre per matrimoni e riti tradizionali il numero dei partecipanti è ridotto a 30, così come per tutte le forme di culto fisico/congressuale (chiese, moschee, templi e santuari) per il prossimo mese.
Tutti i datori di lavoro, compreso il settore pubblico e privato, gli uffici governativi, le imprese e le società nella zona “hotspot” sono invitati a consentire ai dipendenti di lavorare da casa, ad eccezione dei dipendenti che lavorano in servizi critici o essenziali. Negli ospedali il numero di visitatori per paziente saranno limitati ad uno per volta.