Sono sempre più numerose le segnalazioni, da qualche mese a questa parte, di viaggiatori che non riescono ad accedere al sito dell’immigrazione keniana evisa.go.ke, che è di fatto l’unico valido per l’emissione dei visti per l’ingresso in Kenya.
Oltre ai Turisti della prima volta, sono molti i residenti, i parenti o coniugi di cittadini keniani o residenti in Kenya, i domiciliati con proprietà o regolari contratti d’affitto ed altri connazionali pronti ad arrivare.
Come sempre invitiamo i nostri lettori a non presentarsi in aeroporto senza essere muniti di documentazione online, perché il visto cartaceo è del tutto abolito. 
Allo stesso tempo, rincuoriamo coloro che hanno effettuato il pagamento ma al momento della partenza non avevano ancora ricevuto il visto turistico nella casella e-mail segnalata, con il quale poi ottenere il timbro sul passaporto all’arrivo in Kenya.
Nessun problema, l’avvenuto pagamento certifica comunque la bontà della vostra operazione e l’accettazione da parte delle autorità keniane, quindi non solo la compagnia aerea vi farà imbarcare alla partenza, ma al vostro arrivo vi basterà esibire la ricevuta di pagamento online e spiegare che il visto non è ancora arrivato. Le autorità dell’immigrazione di Nairobi o Mombasa controlleranno il numero di pratica e vi timbreranno il passaporto di conseguenza. Ci raccomandiamo però di avere sempre la password per accedere al sito e poter mostrare l'avvenuto pagamento!

Tornando al sito per i visti, le problematiche riscontrate dai nostri lettori sono particolarmente due.

1. IL SITO NON SI APRE
Spesso il sito evisa.go.ke non viene visualizzato. Occorre riprovare più volte e solitamente dopo una media di dieci volte, la pagina appare. Può anche accadere che la pagina dia un messaggio d’errore, spiegando che il server ha impiegato troppo tempo per la risposta. Abbiate pazienza, è il “pole pole” africano che, come un baco, ha influenzato anche i siti internet.
Scherzi a parte, se proprio non è cosa, provate ad accedere con un browser diverso, se avete Google Chrome usate Internet Explorer o Mozilla e viceversa.

2. IL SITO MI FA PAGARE MA POI MI DICE CHE LA RICHIESTA DEVE ESSERE COMPLETATA O MODIFICATA

Durante il processo, che ricordiamo è esclusivamente in lingua inglese, ci sono alcune parti per cui potrebbe essere richiesta una modifica o un ulteriore caricamento (la foto o immagini di documentazioni). Ovviamente se il sito non vi fa procedere ed arrivare al pagamento, c’è un problema da risolvere, altrimenti arrivate fino in fondo e se vi sarà permesso pagare, fatelo tranquillamente per ottenere la ricevuta. Il visto vi giungerà sulla casella di posta elettronica.

3. IL SITO NON ACCETTA LA CARTA DI CREDITO PER IL PAGAMENTO
In realtà è la carta di credito che non vuole essere inserita nel sito dell’immigrazione keniana.
Spieghiamo meglio: il sito evisa.go.ke non viene ritenuto sicuro in base alle ultime normative europee sui pagamenti online. In questo caso, l’unica cosa da fare è chiamare la propria banca, spiegare l’accaduto e farsi sbloccare la carta di credito. La carta non verrà sbloccata per tutti i siti, quindi non diventerà vulnerabile davanti a possibili frodi, ma sarà il sito keniano ad essere spostato nella Lista Bianca (White List) degli indirizzi http ritenuti attendibili ai fini di una transazione online.

Per chi vuole evitare questi piccoli stress, l'unico metodo è rivolgersi ad un'agenzia specializzata in visti, pagando una naturale e non esosa commissione. Come raccomandato in precedenza, non accedere a siti online che promettono il visto, solo quello keniano è valido, gli altri sono siti truffa.

AVVERTENZA: Ricordiamo che è possibile anche rivolgersi a siti di agenzie o intermediari che applicano la loro tariffa per svolgere questa pratica al posto vostro. Il costo del visto attualmente è pari a 51 dollari e relativo cambio in euro. Tutto ciò che vi verrà chiesto è extra.
Fate però attenzione, esistono anche molti siti falsi (fake) che si pongono come istituzionali e non lo sono o che senza alcuna garanzia, né possibilità di poter scrivere ad un responsabile, vi chiedono il pagamento e i documenti prima di compilare un visto che in realtà non vi arriverà mai.