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CRONACA E CONSIGLI

Kenya, con le feste più incidenti stradali

Ecco perché il pericolo si chiama "matatu"

19-12-2023 di Freddie del Curatolo

Si avvicinano le feste in Kenya, che per i residenti locali coincidono anche con le ferie estive, più lunghe di quelle natalizie e di fine anno, più simili alle nostre di agosto.
Di conseguenza molti “emigranti” dalle grandi città, specialmente la capitale Nairobi, tornano nelle regioni natie, ma è un intero paese a spostarsi, perché anche dalle cittadine c’è chi torna al proprio villaggio.

Questo accade anche tra Mombasa, Kilifi, Malindi e l’entroterra, e ovunque ci sia lavoro e si possa tornare per un periodo di vacanza, laddove vivono i propri parenti, i genitori e dove spesso si ha un letto e una “capanna”.
Questo fenomeno aumenta inevitabilmente l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico, in particolare bus e i cosiddetti “matatu”. Il matatu è il mezzo più frequentato dai keniani per muoversi, perché raggiunge qualsiasi destinazione e viaggia su qualunque strada.

Ma è anche il più pericoloso, perché spesso strapieno di persone e di bagagli e guidato in maniera spericolata, su strade poco sicure.
Ecco perché a dicembre inizia il tragico conto degli incidenti e dei morti: nell’ultimo weekend sono più di venti le vittime, in tre diversi incidenti che hanno visto coinvolti i matatu. Sabato sera, nei pressi di Machakos, a sud di Nairobi, in 12 hanno perso la vita e 5 sono i feriti gravi per il ribaltamento di un matatu che tra l’altro avrebbe dovuto al massimo trasportare 14 passeggeri, non 17.

Altri 4 (ma il conto è provvisorio) a Eldoret domenica e nella notte altrettanti hanno perso la vita nello scontro tra un matatu e un camion a Nakuru.
Tra i tanti turisti che arriveranno nei prossimi giorni dall’estero e si aggiungeranno all’esodo dei locali, raccomandiamo di muoversi con cautela e raziocinio, di evitare in questo periodo i mezzi pubblici, anche per brevi tratte (ad esempio, Malindi-Watamu) e anche in safari o negli spostamenti di piacere tra una località e l’altra, controllare sempre le condizioni di “salute” dei conducenti e chiedere loro di andare piano, nonostante la comprensibile voglia di arrivare in tempo per godersi paesaggi o situazioni indimenticabili.
Anche un incidente, spesso, diventa ahimé indimenticabile.

TAGS: matatuincidentistradeferietrasporti

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