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NUOVA LEGGE

Iscrizioni AIRE in Kenya, scattano i controlli

Regolarizzarsi entro il 31 marzo, oppure sanzioni

18-03-2024 di redazione

Come abbiamo già scritto in precedenza, dal 1 gennaio 2024, per chi vive all’estero (quindi anche in Kenya) da più di un anno o prevede di passarci più di 12 mesi consecutivamente, è obbligato per legge ad iscriversi all’Anagrafe dei Residenti all’Estero (AIRE).
L’aggiornamento è che sono già scattati i primi controlli e in relazione a tali verifiche sul suolo nazionale e presso i consolati stranieri, scatteranno le prime sanzioni. Si tratta di mille euro all’anno e di conseguenza l’obbligo ad iscriversi.
L’altra notizia da confermare in questo iter è che, come scrive la Farnesina, le sanzioni non sono retroattive, l’importante è affrettarsi a denunciare la propria situazione e regolarizzarla, entro il prossimo 31 marzo.
Quindi chi dovesse risiedere di fatto in Kenya da anni, non dovrà rispondere della mancata iscrizione AIRE degli anni precedenti. Differentemente, le pene sono cumulabili dal momento in cui viene scoperta la mancanza di iscrizione, quindi da quest’anno, fino a 5 anni.

Questo riguarda non solo i cittadini che trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi, la cui dichiarazione deve essere resa entro 90 giorni dall’espatrio, ma anche tutti i cittadini che hanno acquisito la cittadinanza italiana a qualsiasi titolo. Quindi può riguardare anche coniugi o figli di italiani residenti in Kenya che hanno ottenuto cittadinanza italiana, pur essendo keniani.

Si ricorda che in base alla normativa vigente sono tenuti ad iscriversi all'Aire i cittadini italiani che si recano all'estero per cause di durata superiore a dodici mesi. I funzionari delle Nazioni Unite, quindi, devono iscriversi qualora stabiliscano all'estero la propria dimora abituale per un periodo di tempo superiore all'anno. Non sono, invece, iscritti in Aire i cittadini italiani che si recano all'estero per svolgere lavori stagionali nonché i dipendenti di ruolo dello Stato (in sostanza il personale diplomatico e consolare) in servizio all'estero e le persone con loro conviventi, i quali siano stati notificati alle autorità locali ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari.
 

Come ricorda il servizio “Sos Aire”, l’iscrizione all’anagrafe dei residenti all’estero consente al cittadino italiano di ottenere alcuni servizi consolari pur mantenendo i suoi diritti e doveri in Italia.
Il registro AIRE conserva le informazioni dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi e che hanno richiesto la loro registrazione. L’iscrizione all’AIRE è un obbligo e un diritto, consentendo l’accesso ai servizi consolari all’estero, come l’emissione di documenti di identità e certificazioni, nonché la possibilità di esercitare il diritto di voto dall’estero. Anche per questo l’iscrizione è un obbligo di legge, e venire meno a tale adempimento può comportare sanzioni.
Nel caso di nuclei familiari totalmente inadempienti, la sanzione si applicherebbe a ciascun individuo, compresi i minori.
L’omissione dell’iscrizione all’AIRE, oltretutto, potrebbe comportare una considerazione formale come ancora residenti in Italia, e di conseguenza, l’Italia potrebbe richiedere la presentazione della dichiarazione dei redditi e il pagamento delle tasse anche sui guadagni all’estero.



Come ci si iscrive all’AIRE?
Per procedere all’iscrizione, è richiesto completare un modulo di registrazione e presentare una prova di residenza, come ad esempio una busta paga, un estratto conto bancario, una bolletta intestata, una lettera del medico, eccetera. Inoltre, è necessario caricare delle copie dei documenti di identità.

Il Portale “FAST IT” è lo strumento istituzionale e interattivo che il cittadino italiano all’estero può utilizzare gratuitamente per visualizzare in qualsiasi momento la propria scheda personale e per richiedere l’eventuale aggiornamento del proprio indirizzo di residenza.

E’ possibile registrare contemporaneamente un intero nucleo familiare, semplicemente aggiungendo i membri attraverso la funzione dedicata su Fast-IT, a condizione che la residenza in Italia fosse nello stesso Comune. Altrimenti, per garantire l’unità del nucleo, è necessaria una
procedura specifica. Dopo aver verificato i vostri documenti, il Consolato trasmetterà la richiesta di iscrizione all’AIRE al vostro precedente comune di residenza in Italia. Quest’ultimo provvederà a inviarvi l’attestato di avvenuta iscrizione all’AIRE.

Tuttavia, a seconda del comune, il completamento di questo passaggio potrebbe richiedere diversi mesi. Ogni comune mantiene un proprio registro dei cittadini AIRE, quindi iscrivendosi e indicando l’indirizzo italiano di riferimento, rimarrete comunque legati a una specifica località italiana. Quest’ultima sarà competente per varie pratiche, come ad esempio determinare in quali elezioni amministrative potrete esercitare il diritto di voto. Dopo che lo stato della richiesta su Fast-IT cambia in “Richiesta inviata al Comune”, solitamente rimane in questo stato per diversi mesi.

Tuttavia, ciò non significa necessariamente che non siate iscritti all’AIRE. Raccomandiamo di verificare lo stato dell’iscrizione in tempo reale nell’Anagrafe Digitale della Popolazione Residente. In particolare, se si verificano ritardi, consigliamo di contattare l’ufficio Anagrafe o AIRE del comune italiano indicato come ultima residenza nel modulo di iscrizione quando lo stato è “Richiesta inviata al Comune”. Infatti, è compito del Comune finalizzare l’iscrizione e comunicarla agli altri enti italiani. Se siete iscritti all’AIRE e avete bisogno di produrre un certificato relativo a tale iscrizione, potete scaricarlo gratuitamente utilizzando l’Anagrafe Digitale della Popolazione Residente.

TAGS: AIREsanzionimulteresidentiestero

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