Ambiente

SPECIE RARE

La piccola antilope della costa keniota a rischio estinzione

Dove vive ancora il rarissimo cefalofo di Aders

11-12-2023 di Leni Frau

I swahili lo chiamano “Nunga”, mentre per i giriama della costa è “Harake”, forse perché è abile e veloce a sparire (haraka significa proprio “velocemente”). In realtà l’unica sparizione che preoccupa questo animale, che all’anagrafe biologica risulta chiamarsi “Cefalofo di Aders”, è quella della specie dalla faccia della terra.

L’allarme è quello degli animalisti nell’Africa orientale, perché questa specie di erbivoro minuto, una sorta di antilope nana ma più grande del Dik Dik (può misurare fino a 70 cm di lunghezza e 30 di altezza), rischia seriamente di scomparire e nelle zone costiere del Kenya e sull’isola di Zanzibar, le sue uniche zone di riproduzione, se ne vedono sempre meno, a causa della cementificazione turistica e del disboscamento.
Il cefalofo di Aders, con il suo bel manto lucido dal colore rosso fulvo, ama muoversi nei boschi non lontani dal mare, dove il terreno è corallino. La sua caratteristica è cibarsi di piccole erbe di roccia, di insetti che si annidano in questo tipo di terreno e dei resti di cibo aereo lasciati dalle scimmie, che seguono spesso e volentieri.

Una delle zone in cui ormai non se ne vedono quasi più, a differenza di una ventina d’anni fa, è la foresta Arabuko-Sokoke di Gede, rimasta ancora uno dei pochi intaccati microclimi e fazzoletti di sostenibilità ambientale. Ma anche la foresta è minacciata e i gruppi ambientalisti sono sempre sul “chi vive” (Friends of Arabuko Sokoke è un’associazione a cui chiunque tiene alla bellezza e alla natura di Watamu, Malindi e dintorni dovrebbe iscriversi, anche solo per aiutare il loro volontariato con la quota associativa. (Per informazioni: https://friendsarabukosokoke.org/).

La crisi economica del paese e la povertà della gente della costa non aiuta, ovviamente. Come il Dikdik, anche il cefalofo di Aders è minacciato dalla caccia di chi vuole catturarli per nutrirsi e non fa certo differenza tra una specie rara ed una normale.

La speranza di sopravvivenza del piccolo esemplare è data dal ritrovamento di alcune famiglie nella foresta di Boni, a nord del Kenya, al confine della Somalia. Alcuni gruppi di ambientalisti vorrebbero trasferirli nell’Arabuko o ripopolare la costa sud, l’isola di Funzi e quella di Wasini, di cefalofi.
Ma penetrare nella foresta di Boni, tristemente nota per la presenza dei terroristi di al-Shabaab, che qui allestiscono campi di addestramento paramilitare, non è facile e per le forze dell’ordine keniane la sopravvivenza del cefalofo di Aders, è l’ultimo dei pensieri.

Non resta che fare il tifo per la sua attività sessuale, per la generosità delle scimmie e per la salvaguardia delle ultime foreste di questo paese, che nascondono meraviglie del mondo animale e vegetale.

TAGS: animaliestinzionearabuko sokokeantilope

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